È molto ben vista dalle associazioni più rappresentative dei piccoli commercianti, Confcommercio e Confesercenti in testa, la linea della Regione Lombardia, che intende dare uno stop alla grande distribuzione (e sostenere i piccoli negozi) stabilendo una «moratoria» ai nuovi centri commerciali.
«Rappresenta una decisione saggia» ha detto Renato Borghi, vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia. «Diamo atto al governatore Roberto Maroni di questo impegno mantenuto - ha commentato nei giorni scorsi, in occasione di un passaggio in giunta -. La decisione è saggia perché consente di compiere un'analisi attenta dell'offerta distributiva esistente e di quanto in itinere, e conseguentemente di attuare politiche di tutela del pluralismo distributivo senza porre freni allo sviluppo economico».
«A maggior ragione - prosegue Borghi - con il perdurare di questa drammatica crisi dei consumi: dopo il -4,6% del 2012 vi è l'ulteriore previsione, per quest'anno, di un calo dei consumi del 3%. Da parte nostra riteniamo che la priorità sia quella di dare sostegno, favorendone sviluppo e innovazione, al commercio di vicinato ed ai centri commerciali naturali.
Grande «apprezzamento per la tempestività del provvedimento» e «piena disponibilità a collaborare per tutte le fasi successive e propedeutiche» è stata manifestata anche da Giorgio Ambrosioni, presidente di Confesercenti Lombardia, al momento della discussione della delibera di moratoria.
«Al presidente Roberto Maroni e all'assessore Alberto Cavalli - ha aggiunto - esprimiamo il nostro ringraziamento per la nuova fase che con questo provvedimento hanno voluto aprire nell'interesse e a tutela delle attività di vicinato e per la valorizzazione e la polarizzazione del commercio nei centri urbani».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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