«Un contentino». Il centrodestra boccia il nuovo bando da due milioni di euro del Comune per le imprese che vogliono sostituire veicoli inquinati. Risorse considerate «troppo esigue» che si aggiungono ai tre milioni di euro già stanziati da Palazzo Marino per i mezzi dei residenti. Contributi a fondo perduto, destinati a micro, piccole o medie imprese attive a Milano, partite Iva residenti in città ed enti del terzo settore. Si potrà richiedere un finanziamento per un massimo di cinque veicoli ad alimentazione elettrica, ibrida o benzina a fronte della rottamazione di una vettura inquinante con alimentazione benzina fino ad Euro 4 e diesel fino ad Euro 5. Per i veicoli trasporto merci il contributo oscilla da un minimo di 3.300 euro a un massimo di 13.800 euro, mentre per il trasporto persone va da ad un minimo di 4mila euro per un mezzo fino a 8 posti a sedere a un massimo di 12mila euro per uno con più di otto posti.
Da oggi, il Comune riapre anche il bando che era invece destinato ai residenti per l'acquisto di auto a basso impatto ambientale, con lo scopo di formare una lista d'attesa per eventuali fondi rimasti. A testimonianza delle difficoltà dei cittadini alle prese con i nuovi divieti in Area B, il bando ha avuto un' adesione altissima, oltre 700 domande. Dopo una prima verifica, è risultato che alcune di queste non risponderebbero ai requisiti necessari e perciò risulterebbero inammissibili, con parte delle risorse che potrà essere così riassegnata. «Sono misure indicative - sentenzia il capogruppo di Fratelli d'Italia Riccardo Truppo - del disorientamento della giunta che sta cercando di mettere delle pezze a una situazione che meritava di essere trattata in maniera più dignitosa, specie nel contesto in cui ci troviamo». Secondo Truppo, il primo cittadino Giuseppe Sala «un giorno si ricorda del suo ruolo e fa il sindaco metropolitano» ipotizzando deroghe in Area B per i residenti in provincia che dimostrano di aver comprato una macchina «conforme» anche se non è ancora arrivata. «Mentre un altro fa il sindaco di Milano aggiunge - introducendo bandi riservati agli esercizi commerciali della città. Servirebbero provvedimenti più omogenei». Per il capogruppo della Lega Alessandro Verri, si tratta di una «somma irrisoria rispetto alla situazione economica che stanno vivendo i commercianti». Ci vogliono «misure e contromisure va avanti il leghista perché va bene la lotta all'inquinamento, ma occorrono strumenti con cui i milanesi possano rispettare i divieti che sono stati imposti». I fondi messi a disposizione «sono troppo pochi rispetto alle limitazioni», con il rischio «che verranno esauriti in fretta e solo chi è più fortunato riuscirà ad accedere a questo contributo minimo». Per il capogruppo di Forza Italia Alessandro De Chirico «hanno fatto un bando da due milioni per contributi fino a un massimo di quasi 14mila euro. Facendo la media, siamo sulle 250 partite Iva che potranno beneficiare di un sostegno per sostituire i mezzi inquinanti».
Una mossa di una giunta «lontana anni luce dalla realtà prosegue l'azzurro senza giri di parole e che serve unicamente per lavare la coscienza di un'amministrazione green che di ecologico ha ben poco». Insomma, «con le imprese che fanno fatica a far quadrare i conti in questo momento di assoluta difficoltà conclude De Chirico il bando lascia l'amaro in bocca e sa tanto di presa in giro».
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