Insulti, calci e pugni al negoziante. Presa la baby gang delle patatine

È solo l'ultimo caso di giovanissimi che si armano per rapinare

Insulti, calci e pugni al negoziante. Presa la baby gang delle patatine

Baby gang alla riscossa. Un fenomeno che non smette mai di stupire e, come dimostrano i fatti degli ultimi mesi, nemmeno accenna a ridursi, anzi si ripropone negli anni con una continuità che non può che inquietare. Grazie all'intervento dei carabinieri altri due minorenni sono finiti in manette con l'accusa di rapina dopo aver rifilato pugni e schiaffi a un negoziante per rapinare delle patatine. È accaduto ieri a Sesto San Giovanni quando i ragazzini hanno aggredito il titolare di un supermercato di via Matteotti. Il negoziante aveva cercato di opporsi all'ennesimo furto subito nell'arco di due giorni da parte degli stessi minori che da un po' di tempo giravano nei dintorni del suo negozio. E ieri, quando l'uomo ha visto tornare i due ragazzini che già nelle ore precedenti erano entrati nel negozio per rubare alcuni generi alimentari (patatine e drink) e sbeffeggiarlo, ha tentato di mandarli via. La risposta dei giovanissimi è stata immediata e molto violenta: hanno assalito il commerciante per colpirlo a colpi di calci e pugni. Grazie alla sua testimonianza e alle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza del supermercato, i militari di Sesto hanno individuato i due ragazzini che sono stati poi accompagnati al Beccaria di Milano.

Ma le baby gang ormai sono tornate ad essere particolarmente attive e moleste in tutta la Lombardia. Solo qualche giorno fa, il 30 dicembre, un gruppo di ragazzini ha fatto irruzione a Brescia nella pizzeria «Da Gianni», in via Crispi, urlando e minacciando titolare e avventori. Sono poi scappati inseguiti dal titolare. Poco dopo un gruppo di una ventina di ragazzi sono tornati davanti al locale e con uno skateboard hanno rotto una vetrina della pizzeria.

Appena un mese e mezzo fa a Milano una baby gang responsabile di ben 19 episodi tra furti, scippi e rapine, era stata sgominata dalla squadra investigativa del commissariato Monforte -Vittoria. I reati erano stati consumati tra maggio e ottobre contro ragazzi giovanissimi, come loro. Dopo la richiesta di ordinanza, però, il gruppo non si era fermato e il numero definitivo degli episodi arriverebbe a oltre 30. Nei guai finirono due minorenni e un ragazzo poco più che maggiorenne, anche se la banda era formata da sette giovani in tutto.

Il maggiorenne venne portato in carcere, i due minori affidati a una comunità. A destare scalpore fu il fatto che dopo i colpi i ragazzini postavano su Facebook foto con soldi, cappellini di marca, cellulari di ultima uscita.

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