Invasione tavolini all'aperto. E alcuni potranno rimanere

Già autorizzati 45mila metri quadri di spazi extra. Maran: "Da Treves a via Pacini, dopo il test vedremo"

Invasione tavolini all'aperto. E alcuni potranno rimanere

Non è Milano Marittima ma Milano ai tempi del Covid. Una distesa di tavolini e ombrelloni all'aperto: sui marciapiedi, davanti alle chiese, in mezzo a vie bandite alle auto. In 40 giorni il Comune ha già concesso oltre 45mila metri quadrati di spazio (gratis fino al 31 ottobre) per estendere i dehor, una misura necessaria per dare una mano ai gestori di bar e ristoranti costretti a distanziare i tavoli. Le attività - compresi i negozi - che fino a ieri hanno ottenuto il permesso di «allargarsi» all'esterno sono 1.364, altre 587 pratiche sono in corso e 80 richiedono degli aggiornamenti tecnici. Quei 45mila mq sono già circa il 65% delle occupazioni fisse tradizionali: in tempi normali sono meno di 80mila metri in tutta la città. Tanti esercenti hanno potuto posizionare i tavoli in aree già pedonali (dai 298 mq a «Eataly» in piazza XXV Aprile a «Tramè» di fronte alla chiesa di San Sampliciano o «Feltrinelli Red» in Gae Aulenti), il Comune poi ha creato nelle ultime settimane strade temporaneamente a 30 all'ora per proteggere la movida (da via Marghera a via Venini) o abbasserà il limite a 15 all'ora in zone residenziali (da via Sottocorno a via Savona nel tratto tra via Tortona e via Cerano). E oggi il consiglio comunale voterà il via libera alle occupazioni su suolo pubblico anche sulle «strade locali con limite a 50 all'ora». Un passaggio necessario, ha sottolineato l'assessore alla Mobilità Marco Granelli, per «garantire più opportunità di lavoro a un settore in crisi». La delibera è stata discussa ieri in Commissione e viene condivisa da maggioranza e opposizione, con qualche richiesta per tutelare anche i residenti. L'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran ha premesso che le concessioni date in via sperimentale e in emergenza scadono a fine ottobre ma «in alcune aree potremmo valutare di renderle definitive», cita ad esempio via Pacini o largo Treves. E avverte che se fino ad oggi i vigili non hanno dato sanzioni d'ora in avanti «bisognerà controllare se i titolari hanno effettivamente presentato richiesta e che non si allarghino oltre il consentito». Chi sta pensando di allestire tavolini abusivi è avvertito. E l'assessore alla Trasparenza Lorenzo Lipparini ha presentato la mappa on line con gli spazi autorizzati in tempo reale.

Il consigliere di Forza Italia Alessandro De Chirico chiede anche di «attivare almeno ztl serali in via Vigevano, Ravizza e Farini, oggi escluse dal piano, dipedonalizzare temporaneamente il Quadrilatero e di limitare il taglio dei posti auto». Il capogruppo Fi Fabrizio De Pasquale riferisce delle proteste già sollevate dai residenti in alcune zone: «In aula proporrò di anticipare la chiusura a mezzanotte invece dell'una.

E bisogna mettere in sicurezza i dehor, le pedane non bastano». In tema di movida all'aperto Anita Pirovano (Milano Progressista) chiede «maggiore disinfestazione contro le zanzare e bisogna prendere atto di un aumento dei piccioni».

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