Tra ipnosi e terapia: ecco come rinverdire la coppia che scoppia

Esordisce «Mi piaci perché sei così», buffa pièce su un matrimonio in crisi e sul solito mantra del «va tutto bene»

Ferruccio GattusoÈ la frase che ogni partner gradisce sentirsi dire: «Mi piaci perché sei così». Già la vita è difficile, già non siamo dei fenomeni, almeno per una singola persona la convinzione di esserlo regala benzina psicologica. Proprio così si intitola la pièce scritta e diretta da Gabriele Pignotta in cartellone al Teatro Manzoni da domani al 20 marzo (ore 20.45, domenica ore 15.30, ingresso 35-23 euro, info 02. 76.36.901), una commedia giocata sul filo della leggerezza e del romanticismo dove la vita di coppia viene mostrata da due punti di vista antitetici.C'è la coppia composta da Marco e Monica (lo stesso Pignotta e Vanessa Incontrada), sposati da qualche anno, in fase di declino nella passione ma decisi a parlarne e a trovare la soluzione e c'è la coppia vicina di casa, composta da Stefano e Francesca (Fabio Avaro e Siddhartha Prestinari), preoccupata delle apparenze e che intona il mantra «Va tutto bene», quando invece nulla va per il verso giusto. Basta ascoltare i reali pensieri che frullano nelle loro teste, udibili al pubblico da una classica, cinematografica «voce fuori campo». «Il gioco tra cinema e palcoscenico mi ha sempre intrigato spiega Gabriele Pignotta, sceneggiatore, attore e regista anche sullo schermo . Anzi, penso che sia il metodo giusto per attirare in sala un pubblico che ha bisogno di ritrovare nelle storie la vita di tutti i giorni e il linguaggio e i modi in cui viene raccontata oggi. Soprattutto al cinema. Insomma, cerco di realizzare un teatro 2.0, se mi si passa l'espressione un po' abusata».Per la star in cartellone, Vanessa Incontrada il teatro è una gratificante via di fuga da tv e cinema: «Volevo tornare al palcoscenico spiega l'attrice spagnola, storica ex conduttrice di Zelig - e questa commedia aveva tutto: ironia e significato». La storia delle due coppie protagoniste di Mi piaci perché sei così è esattamente pane per i denti di un pubblico affamato di contemporaneo: «In scena va l'eterno dilemma sulla differenze di visione della realtà, pressoché inconciliabili, tra uomo e donna spiega Pignotta . Scontri e incontri che però sono destinati a ricomporsi con l'attrazione». La leva della vicenda nasce da una terapia di coppia: Marco e Monica vanno dallo psicologo, che suggerisce l'ipnosi. Da questa ipnosi nasce uno scambio di ruoli: l'uomo penserà da donna, e viceversa, per novanta giorni. Quello che dovrebbe essere il modo giusto per capirsi, però, genera controindicazioni: ad esempio, Marco si sente femminilmente in armonia con la vicina di casa Francesca, e lo stesso accade per gli altri due. Rischio numero uno? Lo scambio di coppia. La piéce è ambientata in una scenografia dai colori netti: «Ricorda un po' i fumetti di Lichtenstein, la pop art prosegue Pignotta . Mentre la colonna sonora evoca brani di Sinatra, Doris Day, Dean Martin, la musica delle commedie brillanti americane». L'alchimia tra Pignotta e Incontrada è nata qualche anno fa: «Sul set del film Ti sposo ma non troppo - spiega Vanessa - ci siamo trovati d'accordo su questa missione di divertire il pubblico in modo spensierato ma intelligente».

Andare in scena a Milano è, per la bella Vanessa, come giocare in casa: «Quando sono in Italia vivo qui, Milano è la città che mi ha dato tutto. Quando posso passeggio sempre in zona Porta Garibaldi, quella che preferisco».

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