L'«Interrogatorio a Maria» con le note di David Bowie

All'Out Off l'opera testoriana rivisitata da Scheriani Al Parenti l'amore immaginario de «Il marito di Lolo»

Antonio Bozzo

E se cominciassimo dall'Out Off il nostro consueto giro tra i debutti teatrali della settimana? Ci troveremmo di fronte a uno spettacolo di «soave potenza», tra la preghiera e il teatro: Interrogatorio a Maria di Giovanni Testori, con Nicoletta Mandelli, regia di Paolo Scheriani (dal 10 al 15 maggio). Maria è proprio Maria, la madre di Gesù: Testori la interroga, nelle sue pagine, con la sfrontata devozione di un uomo alla ricerca del senso ultimo, che racchiuda il destino dei mortali. In scena (ci sono anche il regista, e Ginevra Cerri Mandelli), sulle parole dette e pregate da Nicoletta-Maria, la musica ipnotica di David Bowie. Dopo gli spettacoli, previsti alcuni incontri: dall'improvvisazione su temi gregoriani del 10 maggio, all'intervento del giornalista Luigi Amicone (direttore di «Tempi») il 14.

Al Filodrammatici prima nazionale con Il turista di Bruno Fornasari, con Tommaso Amadio, Annagaia Marchioro, Federico Manfredi (dal 10 al 22 maggio). La storia, che forse ha vaghi riferimenti alle atmosfere cui ci abituò Friedrich Dürrenmatt, è quella della settimana di vacanza di un uomo comune, Gimmi. Non vuole correre rischi (attentati, rapimenti, sommosse), evita posti pericolosi come gli hotel, e si rintana in un paesino tranquillo. Ma qualcosa non va: l'affittacamere Pit, di ritorno dal pub dopo qualche birra di benvenuto con Gimmi, investe un extracomunitario; non lo soccorre, tira via, da pirata della strada. Il paesino non è tranquillo come si sperava, o forse è Gimmi che nasconde qualcosa sulla propria identità: c'è tutto lo spettacolo, con i toni della tragicommedia, per capire dove sta la verità. Due gli spettacoli da non perdere al Parenti: dal 10 al 29 maggio Il marito di Lolo, di Antoine Jaccoud con Pietro Micci, e Nonostante voi di Livia Grossi, regia di Gigi Gherzi, il 12 maggio. Micci è Andrè Borlat, onanista di mezza età intrigato dalla pornostar, realmente esistita, Lolo Ferrari (aveva il «secondo seno più grande del mondo»). Il monologo è fatto dalle lettere d'amore che Andrè scrive alla sua magnifica ossessione. Realtà difficili con Livia Grossi e le sue «storie di donne coraggio», reportage teatrali di una giornalista che indaga le sofferenze femminili nei punti critici del mondo.

Vicenda estrema, emblematica delle tensioni attuali, è Lampedusa Snow, al Piccolo Teatro Studio dal 10 al 15 maggio. È il secondo capitolo della «trilogia del naufragio» di Lina Prosa.

La neve del titolo non cade a Lampedusa, ma sulle Alpi, che il migrante Mohamed, trasferito al Nord dal centro d'accoglienza dell'isola, cerca di valicare per raggiungere la Francia. Mohamed fa un incontro impossibile: un partigiano, che gli parla di rivoluzione. La produzione è del Teatro Biondo Stabile di Palermo, in scena c'è Federico Lima Roque.

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