L'amor fatale della «Seconda primavera» di Calogero

Massimo BertarelliLi chiamano film di nicchia. Definizione che invita produttori e esercenti a toccar subito ferro. Perché, di solito, li vanno a vedere in pochi. Quasi sempre in effetti ha ragione chi resta a casa. Ma può anche capitare il contrario. È il caso di Seconda primavera, in programmazione al cinema Palestrina. Lo ha realizzato il messinese Francesco Calogero, autore elegante, per non dire raffinato, con tanto di laurea in Giurisprudenza e cattedra di Cinema all'Università della sua città. Tanto per far capire che è uno che conosce la materia, anche se, perfezionista com'è, di film non ne ha girati molti. Questo, ambientato in un'imprecisata località siciliana, racconta l'attrazione fatale del maturo architetto vedovo Andrea per la bella studentessa tunisina Hikma. Nell'intrigo, carico di tensione, vagamente giallo, ma fondamentalmente drammatico, c'è spazio anche per l'aspirante romanziere Riccardo.

Che dà modo all'estemporaneo ingegner Nino Frassica di sfornare una battuta delle sue. Io leggo, risponde pronto all'altro che ha pomposamente sentenziato Io scrivo. Bravi i due protagonisti, il misurato Claudio Botosso, nato in teatro e in pista già con Pupi Avati, e la bellissima Desiree Noferini.

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