L'arte si affida alla moda per lanciare nuovi talenti

Un concorso per i giovani promuoverà le opere in una linea fashion I vincitori saranno scelti da Sgarbi, Forattini, De Andrè e Jo Squillo

L'arte si affida alla moda per lanciare nuovi talenti

Quadri appesi alle pareti? Sculture in soggiorno? Macchè. In un momento di crisi profonda del mercato e del consumo dei beni «di lusso», nel futuro dei giovani artisti c'è sempre di più (anche) l'arte applicata. E le aziende - dal design alla moda - ne sono ben consapevoli, tanto che le joint venture si moltiplicano nel gran ventaglio di possibili relazioni tra impresa e cultura. In questa direzione, ma con verve innovativa, va il concorso intitolato «26 motivi per fare arte» ideato dal curatore milanese Vittorio Gucci e indirizzato ai talenti tra i 18 e i 26 anni. Una giuria composta da Vittorio Sgarbi, Giorgio Forattini, Cristiano De Andrè, Jo Squillo e altri personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo, giudicheranno chi meriterà di essere lanciato verso una brillante carriera. Che non sarà, presumibilmente, la Biennale di Venezia, ma il mondo produttivo, a cominciare dal settore del fashion. Di questi tempi non è male. I 26 artisti che saranno selezionati da qui al 31 dicembre avranno infatti subito la possibilità di veder trasformare la propria opera in un brand, riprodotto su capi d'abbigliamento, occhiali da sole, scarpe e magari un giorno anche... un frigorifero. Le linee di moda saranno protagoniste del catalogo della collezione Art Winter 2015/2016 che verrà presentata a gennaio alla Fiera Pitti Uomo di Firenze. La premiazione degli artisti avverrà il prossimo Aprile in un grande evento inserito nel Fuorisalone del design. I candidati al premio provengono da tutti gli istituti formativi italiani, accademie, licei artistici, scuole di design e saranno selezionati tra i vari linguaggi della creatività: dalla pittura alla fotografia al video (info: www.26motiviperfarearte.com). «Per i giovani non sarà soltanto un'occasione di grande visibilità e di aggancio con il mondo del lavoro - spiega Gucci - ma essi avranno un riscontro immediato con una percentuale di royalties sulla vendita dei prodotti. Su tutta l'operazione verrà realizzato un docufilm». A tutt'oggi, sottolinea Gucci, sono già pervenute 700 opere dai giovani candidati e il sito del premio ha ricevuto finora 154mila visite. «Questo è solo l'inizio - dice Gucci - perchè abbiamo già in cantiere una seconda edizione che si estenderà anche a ragazzi di età inferiore ai 17 anni». Oltre che alle scuole, l'operazione si è rivolta anche al terzo settore.

Verrà infatti selezionata un'opera realizzata all'interno di strutture come la Comunità Exodus di Don Antonio Mazzi, la Cooperativa Sociale AGAPE «Madre dell'Accoglienza» del professor Meluzzi, la Casa di Reclusione di Bollate, e il Liceo Artistico Statale «E. Rossi» presente nel carcere femminile di Rebibbia.

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