La nuova sanatoria per gli stranieri clandestini è entrata in vigore il 9 agosto, ma il clic day scatterà il 15 settembre e consentirà agli extracomunitari che lavorano irregolarmente sul territorio italiano di farsi regolarizzare dal proprio datore di lavoro e ottenere così un permesso di soggiorno. I datori di lavoro, infatti, avranno un mese a disposizione, (fino al 15 ottobre 2012) per assumere regolarmente quei lavoratori extracomunitari clandestini che hanno alle proprie dipendenze, da almeno tre mesi dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo.
Purtroppo i problemi del 2009 sono rimasti e, probabilmente, si aggraveranno visto che la sanatoria, che nel 2009 era riservata a domestici e badanti, ora sarà aperta a tutti i tipi di lavoro. In particolare la situazione sarà ostica sotto la Madonnina. Durante l'ultima sanatoria Milano, infatti, è stata la provincia italiana dove sono state presentate il maggiore numero di istanze: 43.505 pratiche contro le 32.122 di Roma. Tuttavia la procedura di emersione si rivelò un flop se si pensa che, dopo un anno, due domande su cinque risultavano ancora ferme. Gli stessi funzionari della prefettura, interpellati all'epoca, sottolinearono l'inesistenza sia di «filtri» finalizzati alla verifica dell'identità del richiedente fin dal momento dell'inserimento della domanda che quella di sistemi di controllo preventivo (reddituali, di polizia ecc.) mediante l'utilizzo di banche dati su tutte le domande pervenute. Una situazione aggravata dal fatto che il sistema telematico, previo il pagamento di 500 euro all'Inps, dava l'opportunità d'inoltrare la richiesta di emersione anche a datori di lavoro privi dei requisiti di legge permettendo a eventuali truffatori di approfittarne e di presentare, ad esempio, un numero di domande superiori a quello previsto dalla legge che indicava al massimo un collaboratore familiare e due badanti per ciascun richiedente. Il risultato è che di questi truffatori, come dimostrarono le indagini delle forze dell'ordine, ne emersero parecchi.
Ora, per la sanatoria 2012, i 500 euro da versare all'Inps sono diventati 1000. E se l'emersione riguarderà, secondo le previsioni, 200.000 clandestini circa sull'intero territorio nazionale, a Milano ci si aspetta non meno di 40mila richieste. La procedura da seguire, però, nel frattempo, è rimasta esattamente la stessa.
«Le procedure errate che dovrebbero portare al rilascio del nulla osta e successivamente del permesso di soggiorno, porteranno ulteriore aggravio di lavoro alle prefetture, questure, procure, avvocatura di stato, enti di previdenza e enti di controllo del lavoro, pertanto le somme recuperate da una parte usciranno decuplicate dall'altra - lamenta Emanuele Brignoli, segretario regionale Lombardia dell'Osservatorio nazionale uffici immigrazione dell'Ugl polizia di stato -. Al caos dei rinnovi dei permessi si aggiungerà la marea di accertamenti sul possesso dei requisiti effettivi per la sanatoria che saranno eseguiti solo dopo la stipula del contratto di soggiorno, cioè all'esito delle comparazioni dattiloscopiche conseguenti alla richiesta di rilascio del titolo di soggiorno. Inizieranno a quel punto accertamenti, procedure di revoca, contenziosi, denunce penali, indagini, rinvii a giudizio, processi, ricorsi, proteste delle associazioni, manifestazioni, scalate sulle torri e quant'altro...».
«Per questo chiediamo una volta per tutte che si studino le procedure corrette per ottenere il massimo risultato con minori sforzi - conclude Brignoli -. Per com'è stata concertata, questa sanatoria premia chi delinque e umilia ingiustamente chi vive nella legalità».
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