La Lega respinge il nuovo assalto della Moratti. "Fontana è l'unico candidato del centrodestra"

Ma adesso la sua lista potrebbe attirare gli scontenti di Lega e Forza Italia

La Lega respinge il nuovo assalto della Moratti. "Fontana è l'unico candidato del centrodestra"

Non è evidentemente andata giù alla Lega l'ultima fuga in avanti dell'attuale vicepresidente di Regione Lombardia evidentemente tutt'altro che convinta a rinunciare alla sua candidatura per salire di rango e indossare i galloni da governatore nelle elezioni regionali ormai vicine del prossimo marzo. «Non ho avuto offerte per ministeri e se dovessero arrivare direi di no», ha detto davanti alle telecamere di Otto e mezzo (La7) con il mantra che va ripetendo da tempo nei corridoi di Palazzo Lombardia mentre esibisce sondaggi che la racconterebbero decisiva per una vittoria sia della destra che della sinistra. «Sono concentrata sulla mia regione - ha aggiunto - per la quale ho dato disponibilità a candidarmi». Senza dire maliziosamente con chi e soprattutto aggiungendo sibillina che rivelare con chi oggi sarebbe «prematuro». Abbastanza per provocare la reazione piccata quantomeno della Lega che, avvicinandosi i tempi della decisione, tollera sempre meno i blitz della lady di ferro. «Squadra che vince non si cambia», hanno comunicato urbi et orbi quelle che in queste occasioni si definiscono «fonti interne». Aggiungendo che «il candidato del centrodestra in Regione sostenuto da tutti i partiti è e sarà Attilio Fontana». Aggiungendo di augurare alla sinistra «di trovare un candidato altrettanto valido». Un assist immediatamente colto, a margine di una visita alla Direzione Navigazione Laghi di Milano da Fontana, subito pronto ad assicurare che «la Lega è uscita in maniera molto chiara sul fatto che il candidato sono io: non posso pensare a quello che sta pensando la vicepresidente Moratti, bisognerebbe chiederlo a lei».

Una tempesta scoppiata dopo giorni di grandi tensioni in Regione dove in molti hanno avvertito la pressione della Moratti e della sua squadra. «Ma una sua candidatura è assolutamente impensabile», assicura un uomo forte del Carroccio in giunta, rivendicando che la scelta in Lombardia tocchi alla Lega, soprattutto dopo che i candidati di Sicilia e Lazio sono stato concessi in dote a Forza Italia e Fratelli d'Italia. E a nulla conterà, spiega un altro colonnello di Salvini, anche un ipotetico sorpasso delle truppe meloniane che perfino in Lombardia sono convinte mettere a segno il sorpasso già nelle elezioni politiche.

Di certo molto si muoverà già lunedì 26, quando i delusi dall'esclusione nelle liste metteranno sul tavolo tutta la loro rabbia. E per i partiti non sarà facile trovare per loro, in molti casi grandi collettori di voti, posti sufficienti a lenire i tanti malumori.

E allora una lista Moratti pronta a veleggiare verso i lidi terzisti di Renzi e Calenda, potrebbe essere il vascello ideale per lasciare gli ormai scomodi territori di Lega e soprattutto Forza Italia per intraprendere una nuova navigazione. Non abbastanza forse per far perdere a Fontana e al centrodestra la Regione, ma sicuramente l'avvio di nuovi laboratori politici. E per indovinare i nomi, basta guardare l'elenco degli esclusi più illustri dalle liste.

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