L'aeroporto di Milano Linate riaprirà lunedì 13 luglio, in anticipo quindi di 48 ore rispetto a quanto previsto. Secondo quanto apprende LaPresse, il ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, ha scritto una lettera all'Enac fissando per quel giorno la riapertura del city airport “Forlanini”. La data ufficiale per riprendere l’operatività dei voli era il 15 luglio come era indicato nel decreto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del 15 giugno scorso anche se in realtà si parlava di tempi più lunghi, di inizio agosto per la ripresa dei voli ma il ministro ha concesso il parere favorevole alla proposta dell'Enac di riapertura anticipata.
A pesare sulla decisione anche le spinte da parte di Alitalia che su Linate ha due terzi degli slot, ovvero i diritti di decollo e di atterraggio e che ha continua a vendere voli in partenza da Linate per agosto anche l’aeroporto era ancora chiuso e se la chiusura si fosse prolungata sarebbero stati operati da Milano Malpensa.
L’aeroporto di Linate era chiuso da marzo al traffico commerciale, conseguenza diretta dell’emergenza globale causata dal Covid-19 anche se nello scalo gestito da Sea sono andati avanti i lavori di ammodernamento già programmati e avviati che stanno portando alla riqualificazione e modernizzazione dello scalo dal punto di vista infrastrutturale, della sicurezza e dei servizi per compagnie aeree e viaggiatori. Situazione di crisi del trasporto areo che ha portato prima alla chiusura del Terminal 1 di Malpensa, dove è rimasto operativo solo il Terminal 2, poi alla successiva riapertura del T1 perché sono aumentati da giugno voli e passeggeri con la chiusura del T2 (non in grado di garantire il rispetto delle norme antivirus in caso di aumento dei viaggiatori).
Situazione difficile, come aveva recente spiegato Alessandro Fidato, Chief operating officer di Sea alla commissione Territorio e Infrastrutture del Comune di Milano: "La situazione degli aeroporti milanesi è ancora molto critica., ad aprile abbiamo avuto valori di traffico di circa 600 passeggeri al giorno tra arrivi e partenze, a maggio con l'allentamento delle restrizioni sulle motivazioni del viaggio, siamo passati mediamente a 1300, dal 1 al 15 giugno c'è stato un primo incremento, cresciuto ancora dal 15 giugno in poi. Parliamo sempre di numeri estremamente bassi se pensiamo che nel sistema aeroporti gestiti da Sea a giugno avevamo 110 mila passeggeri al giorno tra arrivi e partenze. Sono numeri inferiori di dieci volte rispetto a quelli dell'anno scorso. Noi pensiamo di chiudere il mese di giugno con circa 140 mila passeggeri, l'anno scorso ce n'erano quasi 3 milioni”.
E questo spiega la cautela di Sea sul tema della ripertura di Linate, sia dal punto di vista del rispetto delle norme di sicurezza sia da quello economico perché l’operatività probabilmente sarà ridotta, con meno voli, si parla di cinque al giorno.
La decisione del ministro Paola De Micheli costringe quindi Sea a rivedere piani per contenere le perdite economiche e operatività a cui si aggiunge quello del ri-trasferimento dei voli da Malpensa a Linate, soprattutto per Alitalia, perché i vettori dovranno avvertire i passeggeri in caso di modifiche dell’aeroporto da cui partiranno o dove atterreranno e degli orari programmati.
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