Lite sul barcone dei profughi: "Non deve arrivare a Città Studi"

La richiesta: spendere i 600mila euro per salvare vite umane Il Comitato 18 Aprile di Augusta si è opposto al trasferimento

Lite sul barcone dei profughi: "Non deve arrivare a Città Studi"

C'è un nuovo capitolo nella vicenda della triste lite sul barcone dei migranti naufragati e morti al largo della Libia nel 2015 che il Comune di Milano vuole trasferire a Città Studi. Dopo che il Comitato 18 aprile di Augusta si è opposto a gran voce al trasferimento, dopo le polemiche in consiglio comunale, adesso arriva anche una mozione presentata in Municipio 3, che dice no all'arrivo del barcone degli immigrati nel giardino della Facoltà di Veterinaria.

A presentare la mozione, indirizzata al sindaco, Giuseppe Sala, e all'assessore all'Urbanistica, Pierfrancesco Maran, i tre consiglieri del gruppo Lega Nord Gianluca Boari, Pietro Marrapodi, Rita Cosenza. «Chiedono che i soldi necessari per il trasporto del relitto siano impegnati per salvare vite umane» scrivono i tre consiglieri leghisti, ricordando proprio la posizione del Comitato 18 Aprile, nato dall'iniziativa di ambienti cattolici, con il sostegno di alcuni parroci e poi di esponenti della Cgil, di Legambiente e dei giovani del Pd locale, che si sono schierati contro la scelta adottata anche dai deputati del loro partito di trasferire il relitto del barcone naufragato il 18 aprile del 2015 al largo della Libia a Milano. Quel giorno erano morti 700 migranti.

In un primo momento si era parlato di piazza Duomo per ospitare temporaneamente una simbolica barca, in occasione della visita di Papa Francesco a Milano, il 25 marzo del 2017. Poi si è pensato a un luogo definitivo e la scelta è caduta su Città Studi, in modo che il peschereccio diventasse simbolo del Museo dei Diritti.

Come ricorda la mozione presentata in Municipio Tre, la Commissione Bilancio della Camera ha stanziato su richiesta del deputato milanese Lia Quartapelle (Pd) una somma di seicentomila euro per il 2018 per le operazioni di trasporto, messa in sicurezza e installazione presso l'Università di Milano del relitto del peschereccio. «Anche per quella parte di italiani che condividono questa impostazione appare non giustificabile l'impiego di risorse pubbliche così ingenti» scrivono i firmatari della mozione. Anche in consiglio comunale una mozione dei 5Stelle si è opposta al trasferimento, perché i cittadini di Augusta erano insorti, decisi a conservare il barcone nel loro Giardino della memoria che sarà dedicato alle persone morte in mare.

Durante la seduta del consiglio del Municipio 3 di giovedì scorso

i residenti hanno mostrato perplessità sullo «scippo» e sulla «decontestualizzazione» del progetto, perché il barcone sarebbe in un luogo diverso da dove è avvenuta la tragedia, contro la volontà dei cittadini di Augusta.

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