Litiga col figlio e lo accoltella: 85enne arrestato a psichiatria

Litiga col figlio e lo accoltella: 85enne arrestato a psichiatria

Ieri mattina ha litigato con il figlio. «Disgraziato, non lavori, non ce la facciamo a tirare avanti!». Sulle prime sono volate solo parole grosse tra Lucio D'Ambra, pensionato di 85 anni (è nato nel 1927) e il figlio 54enne che vive insieme a lui al primo piano di uno stabile popolare di via Paternò 9, una strada privata a due passi dalla Barona e dall'Alzaia Naviglio Grande. Poi l'anziano è esploso. E, dopo aver afferrato un coltello da cucina, ha accoltellato all'addome il figlio, spedendolo in codice rosso all'ospedale San Paolo dove poi le sue condizioni sono migliorate progressivamente: ne avrà per 10 giorni. Proprio per evitare, però, che un fatto tanto grave possa ripetersi (e finire anche peggio) il magistrato di turno, nonostante la veneranda età dell'aggressore, ha deciso di mandarlo in carcere: Lucio D'Ambra in queste ore è piantonato al reparto psichiatrico dello stesso ospedale dove si trova il figlio, il San Paolo. Non appena i medici lo dimetteranno, però, verrà trasferito immediatamente nel carcere di San Vittore dove sarà detenuto con l'accusa di tentato omicidio.
Il fatto è accaduto poco prima delle 8 di ieri. Per l'esattezza la prima chiamata al 118 - fatta dall'altro figlio che vive a casa D'Ambra e che, al momento del fattaccio, stava ancora dormendo - è arrivata alle 7.43. Sul posto il personale del pronto intervento arriva con due ambulanze dietro sollecitazione dei carabinieri del radiomobile. Antonio D'Ambra, il ferito, è accasciato a terra: la lama del coltello, penetrata tra le costole, gli ha procurato una ferita di un centimetro e sanguina. Il padre continua a dare in escandescenze.
Mentre l'accoltellato viene portato dritto dritto in chirurgia al San Paolo, il padre arriva al reparto di psichiatria. Lì i medici lo conoscono. Da qualche tempo, infatti, l'anziano è in cura per problemi di aggressività, come confermano anche i servizi sociali della zona che seguono la famiglia. E, mentre le condizioni di Antonio D'Ambra migliorano con il passare delle ore, il pm di turno decide che la pur avanzata età del padre Lucio - come ha lui stesso dimostrato - non gli impedisce di certo di commettere un omicidio. Quindi dispone che l'uomo venga piantonato in ospedale dai carabinieri del radiomobile, fino a quando i medici riterranno opportuno tenerlo ricoverato lì. Poi, però, a tutela della sua famiglia, il signor Lucio verrà arrestato e portato a San Vittore.


In via Paternò 9 - uno stabile di nove piani, dove abitano 18 famiglie - ieri quasi nessuno si è accorto di nulla. Il palazzo è semi vuoto anche a causa delle ferie estive. «Li conosciamo sì - racconta un residente -, ma non credo nessuno sapesse fossero così ai ferri corti».

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