Mamma scopre 4 chili di droga, il figlio la assale con due coltelli

Elena Gaiardoni

È l'una del mattino. Una mamma rientra a casa e trova il figlio quindicenne che fuma marijuana. Tra madre e figlio scoppia una discussione che presto sfocia in lite.

Normale? Forse sì. È una scena di famiglia che si è verificata l'altra notte in un interno di Abbiategrasso e che si verifica, scoppia e si ripete in molti altri interni, altre stanze e case di questa città, e non solo, quando l'adolescenza rivela il fuoco ingestibile della sua irrequietezza, quel desiderio irrazionale di andare oltre: oltre la legge della convivenza tra esseri umani, oltre il limite stesso della fantasia che non si accontenta più delle fiabe, ma vuole trasformare in allucinato immaginario la realtà stessa. Così avviene ciò che normale non è, quando lo stato d'estasi, diciamo, non è cosa da santi, ma un caos di ormoni di un quindicenne.

Infuriato, il ragazzino prende due coltelli da cucina e minaccia colei che «gli ha fatto gli occhi», come si dice. Tenta di aggredirla, ma la donna riesce a barricarsi in camera. L'iniziale «normalità» dell'alterco per poco non deborda in tragedia, luogo di una violenza oltre il confine dell'accettabilecche l'altra notte avrebbe potuto trasformare un quindicenne «in erba» - espressione che sottende in questo caso vari significati -, evidentemente in preda a una forza distruttiva superiore alla normalità, in un assassino.

La donna di 31 anni ha chiamato i carabinieri della compagnia di Sedriano, dopo aver scoperto che nella camera del figlio di «erba» ce n'erano 4 chilogrammi, ed è stato questo il vero motivo del conflitto tra i due. Intervenuti nell'appartamento, i militari sono riusciti a riportare a uno stato di ragionevolezza il quindicenne che ha deposto i coltelli.

Ora il ragazzo si trova nel centro di prima accoglienza del carcere minorile Beccaria, dopo aver lasciato la sua casa e la sua camera, da dove i carabinieri hanno portato via i 4 chili di droga e un bilancino di precisione.