A Milano il Comune strizza ancora l'occhio alle associazioni pro-migranti

Spazi comunali affidati ad associazioni che insegnano l'italiano ai clandestini: a Milano la giunta di sinistra favorisce la Rete scuole senza permesso

A Milano il Comune strizza ancora l'occhio alle associazioni pro-migranti

Con un bando pubblico il Comune di Milano ha messo a disposizione degli spazi di proprietà ad associazioni senza scopo di lucro con finalità sociali, culturali, educative, ricreative e formative. La graduatoria è stata recentemente resa pubblica dall'amministrazione comunale ed è emerso che ad avere il punteggio più alto per l'assegnazione di uno spazio in piazza San Giuseppe a Milano, nella periferia sud della città, non distante dall'università Bicocca, è stata l'associazione Arci Todo cambia. Il nome potrebbe forse non dire niente ma basta fare una ricerca rapida sul web per scoprire che si tratta dell'ennesima associazione pro migranti della città, che beneficia delle agevolazioni comunali.

Todo cambia fa parte della Rete scuole senza permesso e, nella sua descrizione, si spiega che organizza un "corso gratuito di Italiano per immigrati, ingresso con tessera Arci. Todo Cambia è un’associazione che vuole favorire l’incontro, la conoscenza e la convivenza tra cittadini immigrati e nativi". Poi, nella sezione "about us", si legge ancora: "Pensiamo che tutti, qualunque sia la propria identità, debbano godere di pari dignità e diritti e che occorra favorire il confronto rispettoso e lo sviluppo delle culture, risorse fondamentali per la società".

Le solite ideologie sinistre che vengono spiegate meglio quando si va a capire cosa sia realmente la Rete scuole senza permesso, che sostiene con orgoglio "di rappresentare circa un terzo delle scuole cittadine e contiamo un’affluenza nelle nostre classi di oltre 3000 persone all’anno". Chi sono queste 3mila persone? Lo spiegano loro stessi: "La maggior parte di loro sono – secondo la legge attuale – 'clandestine'". L'ideologia che spinge queste associazioni è chiara.

Silvia Sardone, consigliere comunale della Lega a Milano, spiega che in queste scuole, oltre a venir insegnato l'italiano, "si parla anche di politica, ovviamente orientata a sinistra, come testimoniano le lezioni sulla Resistenza". Inoltre, l'esponente leghista, spiega che in queste associazioni "fanno reclutamento e indottrinano, come nel caso della mobilitazione a favore di Mimmo Lucano, condannato per reati contro la pubblica amministrazione in materia di migranti, o dei cortei del 25 aprile".

La presa di posizione del consigliere della Lega è netta: "Di fatto il Comune sta sponsorizzando un’associazione che non riconosce le leggi dello Stato italiano in materia di immigrazione ed è schierata apertamente per l’accoglienza indiscriminata". L'atteggiamento del Comune di Milano appare a molti incomprensibile, soprattutto ai cittadini che vivono sulla propria pelle il periodo di profonda insicurezza di Milano anche a causa dell'accoglienza indiscriminata. Le cronache cittadine sono lo specchio reale, e non percepito, di quello che Milano è diventato negli ultimi anni.

"Come al solito, anche per

l’assegnazione di spazi comunali, prevale l’ideologia della sinistra più sinistra che pensa a coccolare i clandestini: mi auguro che il Comune possa chiarire questa vicenda", conclude Silvia Sardone.

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