Milano, scatta un nuovo esodo. Treni pieni per Puglia e Sicilia

Michele Emiliano: "Vi ricordo che appena arrivate dovete richiudervi in casa e che dovete stare lontani da genitori, fratelli, nipoti, amici, nonni e malati che rischiano di morire se contagiati"

Milano, scatta un nuovo esodo. Treni pieni per Puglia e Sicilia

C'è un nuovo esodo verso il Sud Italia da Milano. Le immagini di sabato scorso della corsa all'ultimo treno in partenza per la Puglia si sono ripetute, seppur in scala ridotta, ieri. Due i convogli pieni di gente. Uno era diretto in Puglia e l'altro in Sicilia. Si tratta del Milano-Siracusa-Palermo delle ore 20.10 e del Milano-Lecce delle ore 20.50.

Così facendo il rischio di contagio nel Sud Italia aumenterebbe e la sanità crollerebbe. "Gli enormi sacrifici che gli italiani hanno accettato di compiere per fermare il coronavirus, rischiano di essere vanificati dalle zone d'ombra del decreto #iorestoacasa come il mancato blocco dei treni. Nelle ultime ore, infatti, sembra che sia ripreso il flusso di viaggiatori che lasciano le regioni del Nord per raggiungere il Mezzogiorno, un'emorragia che richiede divieti ancora più stringenti da Roma". A dichiararlo è l'assessore regionale alle Infrastrutture della Regione Sicilia, Marco Falcone, che ha aggiunto "Lanciamo per questo un appello al Governo nazionale: si blocchino in giornata i treni per il Sud per chiudere così potenziali linee di contagio e garantire la tutela della salute della popolazione, dal personale viaggiante fino ai cittadini delle Regioni dove ancora il virus sembrerebbe darci il tempo di issare un argine. Da ieri in Sicilia - ricorda Falcone -il Governo Musumeci ha dimezzato le corse degli autobus pubblici e privati e delle navi traghetto, sospendendo le linee non essenziali. Non escludiamo, per quanto di nostra competenza, un'ulteriore stretta.".

"Di nuovo ondate di pugliesi che tornano in Puglia dal nord. E con loro arrivano migliaia di possibilità di contagio in più. Avrete probabilmente esibito ai soldati alla stazioni le vostre legittime autocertificazioni sulla motivazione del vostro ritorno, spero che abbiate le mascherine e che teniate la distanza di un metro l'uno dall'altro in treno. Fatto sta che ci state portando tanti altri focolai di contagio che avremmo potuto evitare". Questo è invece il commento scritto in un post su Facebook del governatore della Puglia, Michele Emiliano dopo la notizia dei treni partiti da Milano. "In pochi giorni migliaia e migliaia di persone hanno fatto rientro in Puglia aggravando la nostra già drammatica situazione. Vi ricordo che appena arrivate dovete richiudervi in casa e che dovete stare lontani da genitori, fratelli, nipoti, amici, nonni e malati che rischiano di morire se contagiati. Dovrete rimanere in casa almeno per altri 14 giorni e comunque per tutto il tempo di durata del decreto del Presidente del Consiglio. E dovete anche dichiarare la vostra presenza sul sito della Regione Puglia", aggiunge il presidente della Puglia.

Le parole del governatore della Puglia, però, sono smentite dal ministro dei trasporti, Paola De Micheli. O meglio, il ministro smentisce "l'esodo" di viaggiatori sui treni dal nord al sud, avvenuto, secondo quanto riferito non solo da Emiliano, ma anche da altri presidenti di Regioni, da venerdì scorso a oggi. "Cosa vuole che le dica...- dichiara in un'intervista all'Agi quando il giornalista le riporta i dati dei governatori - i miei dati sono puntuali e si riferiscono al traffico ferroviario verso sei regioni: Puglia, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia". Il ministro De Micheli ha, infine, aggiunto "Poi vedo che qualcuno su Facebook scrive di viaggi in automobili, ma sulle strade c'è un traffico talmente ridotto che ormai passano solo i camion".
Dettaglio da non sottovalutare, però, come si legge sempre sull'Agi, è che l'intervista pare sia stata rilasciata mentre il ministro aspettava una telefonata di Nello Musumeci allarmato dalle notizie di nuovi arrivi in Sicilia.

E la Lega torna

all'attacco. "Possibile che tutte queste persone si spostino per validi motivi?", si chiede Alessandro Morelli, "Aumentiamo i controlli e vediamo... Chi sta viaggiando in treno lo deve fare per motivi seri".

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