Mistero «The Hole» Un inno alla vita tra circo e burlesque

Show e fenomeno di culto, musical e circo, burlesque, concerto rock e cabaret. Cosa sia The Hole è un mistero finché non ci si accomoda sotto il palcoscenico. Ma una cosa è certa: per il suo rutilante avvicendarsi di generi, stili, colori e messaggi, lo spettacolo ideato da Paco Leòn con la compagnia teatrale catalana Yllana e la produzione Letsgo è un inno alla libertà e al lato ludico della vita. E il fatto che una delle battute finali di questa variopinta macchina da puro entertainment in arrivo in prima assoluta italiana al Teatro Linear4Ciak da stasera al 3 gennaio (ore 21, sabato ore 19 e ore 22, domenica ore 18 e ore 21) reciti «non dobbiamo avere paura, nemmeno di chi la paura vuole imporcela» dice molto e fa vibrare corde tristemente contemporanee.Nessun dramma, anzi tanta gioia e irriverente edonismo - scommessa coraggiosa sotto le feste natalizie - sono le colonne portanti di uno show che in Spagna ha già richiamato 750mila persone, ha sfornato un The Hole 2 e in agenda ha un prequel, The Hole 0, e ogni sera mette in scena una notte di Capodanno con tanto di conto alla rovescia e brindisi di mezzanotte: anche se il calendario recita, per dire, il 15 giugno. Insomma, la follia al servizio della teatralità. «Uno show sfacciato e divertente, a metà strada tra Fellini e Almodovar», ha commentato la stampa spagnola. C'è chi vi ha visto una parentela con il Rocky Horror Show. Tutto vero, ma forse no. Nell'adattamento italiano di Davide Calabrese (uno dei cinque perfomer Oblivion) e Giovanni Tellon, The Hole si veste di alcuni brani della canzone italiana, abbinati a hit del pop internazionale. Il tutto in una scenografia dominata da carnose labbra rosse.Nel ruolo fondamentale del maestro di cerimonie spicca l'italiano Filippo Strocchi, uno dei più talentuosi perfomer di musical italiani, tra i pochi ad avere una solida vita professionale all'estero: «Per me è un'esperienza nuova spiega Strocchi . La vedo come una sfida stimolante: vivo a Londra dove suono come chitarrista e batterista in una rock band chiamata Nero Martini, lassù passo da un provino all'altro per i principali musical. Ma il musical per me è essenzialmente lavoro, io resto rockettaro nell'animo». La storia è un pretesto: il maestro di cerimonie convoca amici e pubblico assortito a una celebrazione per comunicare al mondo l'identità della sua «amata», una rivelazione che è un colpo di scena e un inno alla diversità. Infatti, il Ciak viene trasformato in un night club, con le prime file allestite a tavolini.

Va chiaramente detto che il fil rouge dello spettacolo è l'irriverenza: «Lo si può definire un Cirque du Soleil piccante spiega Davide Calabrese È vietato ai minori di 16 anni, ma non vi è nulla di volgare: diciamo che la nudità ha il suo ruolo da protagonista». Ci sarà una Marilyn di taglia forte capace di acrobazie, due artiste spagnole che volano e flirtano eroticamente nel ruolo di manga giapponesi.

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