Tre giorni di concerti dal 7 al 9 luglio che promuovono la musica popolare a sostegno di uno degli aspetti fondamentali dell’identità culturale di ogni paese e comunità con il linguaggio musicale che diventa strumento di dialogo, di confronto e di integrazione culturale e sociale. E’ la terza edizione del progetto Ethno Music Festival presentato da Gioventù Musicale d’Italia e nato nell’ambito delle proposte culturali legate ad Expo. I concerti si tengono, con inizio alle 19.30, nella bella cornice del Chiostro della Magnolia con il contributo della Fondazione Stelline che ospita la rassegna.
Si parte venerdì 7 luglio con lo spettacolo “Camiño: de Bruxelas a Santiago” a cura del gruppo galiziano Ialma con le voci e le percussioni di Verónica Codesal, Magali Menendez, Marisol Palomo e Natalia Codesal. Ad accompagnare l’ensemble la chitarra di Quentin Dujardin e l’organetto diatonico di Didier Laloy. Il viaggio nel ricco patrimonio musicale galiziano, è qui vissuto dagli artisti non come nostalgico rimpianto dell’antica terra d’origine, ma piuttosto come espressione di un’identità aperta alla città che li ha accolti e che ha visto nascere l’ensemble, quella Bruxelles cosmopolita, multiculturale, vero crocevia di culture, luogo dove le diversità si incontrano e, attraverso scambi e condivisione, si mescolano e, a volte, si fondono.
Camiño è anche espressione di una scelta di apertura all’altro e il canto delle donne è testimonianza in un ambiente travagliato quale quello odierno dove rispetto, tolleranza ed espressione delle differenze vengono scossi da tutti i lati.
Sabato 8 va in scena il gruppo greco Pergamos Project (Kyriakos Gouventas, violino - Yannis Alexandrís, voce, chitarra, tzouràs, oud - Takis Kunelis, voce, bouzouki, percussioni - Vaghelis Paschalidis, santouri) con il programma “Melodie e ritmi della Grecia”.
L'idea attorno alla quale si edifica il Pergamos Project, è quella di esplorare l'animo più orientale della tradizione musicale greca attraverso un itinerario che ripercorre la storia del Rebètiko: un autentico e raro esempio d'incontro delle musiche modali con il sistema tonale e l'armonia, incontestabile simbolo della musica greca del Novecento. In concerto si suonano, e si raccontano, in un ricco susseguirsi d'atmosfere, impreziosito da interventi solistici ed improvvisazioni, alcune delle canzoni più belle appartenenti alla tradizione dei greci dell'Asia Minore e all'eredità dei compositori più rappresentativi del periodo classico del Rebètiko (anni ’30), da Panayiotis Toùdas (1886 - 1942) a Vaghelis Papàzoglou (1896 - 1943) e da Kostas Skarvèlis (1880 - 1942) a Markos Vamvakàris (1905 - 1972).
Chiude la rassegna domenica 9 il Gafarov Ensemble (Fakhraddin Gafarov: tar, ud, saz, ney, balaban e Voce - Fabio Marconi: chitarra, ud - Simone Amodeo: ud, dumbak, bendir, daff, darbuka - Davide Marzagalli: sassofono, clarinetto, darbuka).
Considerato il miglior virtuoso di tar del suo paese, l’Azerbaijan, Fakhraddin Gafarov svolge in Italia dal 1999 un'intensa attività concertistica come solista e in collaborazione con diversi musicisti, presentando un repertorio di musica colta (mugam), tradizionale da paesi quali Azerbaijan, Afghanistan, Turchia, Iran, Paesi Arabi, e musica sufi.
Palazzo delle Stelline, corso Magenta 61 Milano
Inizio concerto ore 19.30
Biglietto: posto unico 5 euro
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.