Se c'è una cosa che la nostra città non sa fare è arrendersi. Anche da casa, anche con guanti, disinfettanti e mascherine l'autentico spirito impavido e combattivo di Milano trova sempre il modo di venir fuori, fosse anche da una nuvola parlante. Nemmeno il tempo di lanciare l'hashtag #iorestoacasa (a proposito: raccomandazione da seguire con la massima serietà!) e sta già partendo, in rete, il primo salone del fumetto online all'insegna della variante #iorestoacasacolfumetto. La fantasia, si sa, non è mai mancata ai maestri della nona arte, che hanno reagito prontamente alla sospensione delle più attese manifestazioni fumettistiche: è nato così, grazie a It Comics, etichetta indipendente milanese, «Corona(vs)Comics», salone virtuale del fumetto sotto la direzione artistica di Fabiano Ambu e Rosa Puglisi (Vorticerosa).
«L'idea - spiegano i due - nasce dall'esigenza di adattarsi alle limitazioni imposte dall'emergenza sanitaria senza rinunciare al nostro lavoro. Il titolo vuole esorcizzare i timori di questi giorni in cui la nostra vita è letteralmente rivoluzionata. Nella speranza che anche nella realtà, come in ogni fumetto che si rispetti, arrivi un eroe capace di riportare tutto alla normalità».
Ci sarà da riflettere, dunque, e sarà l'occasione per pubblico e addetti ai lavori di trovare un punto d'incontro senza rischi e a norma di legge. Il come è presto detto: dal 25 al 28 marzo 2020, dalle 10 alle 20, sulle piattaforme social di It Comics Twitch (https://www.twitch.tv/itcomics) e Facebook (https://www.facebook.com/ItComics2016/), saranno oltre trenta gli autori e gli editori che si alterneranno in diretta per presentare le loro novità editoriali per la prossima stagione con video e dirette dalle loro redazioni e abitazioni. Il messaggio è chiaro: nonostante il momento buio, la vita continua e si pensa già a domani. Non poche le case editrici che hanno raccolto la sfida: da Astorina a Bugs Comics, passando per CUT UP Publishing, Midiam Comics, Sbam! Libri, Poliniani editore, 001 edizioni, con anteprime da non perdere di disegni e tavole. Il programma dettagliato, con gli orari degli interventi in diretta streaming, verrà pubblicato sulla pagina dell'evento, per fare in modo che il pubblico possa decidere cosa seguire. Ma non è tutto: come ogni salone che si rispetti, anche questo ospita una mostra, ovviamente virtuale, dedicata proprio ai virus come sono stati raccontati e rappresentati dai più celebri autori, soggettisti, sceneggiatori e disegnatori a partire dagli anni Trenta del secolo scorso. Si tratta di un «docuweb» intitolato «Comics Contagion» che coinvolge numerosi protagonisti del mondo del fumetto: fra gli altri Max Bunker, Antonio Serra, Moreno Burattini, Mario Gomboli, Marco Santucci, Alberto Corradi. E ancora.
Ci saranno tanti degli eroi più amati, perché il tema dei virus, non lo scopriamo certo adesso, è da sempre uno dei più suggestivi e frequentati dalla tradizione fumettistica: da Martin Mystère a Batman, da Asterix a Diabolik, da Nathan Never a Spider Man, un percorso lungo quasi cent'anni nel segno del terrore del contagio. A colpire è la varietà di prospettive, davvero caleidoscopica: dalla fantasia dei fumettisti sono usciti virus reali, capaci di mettere in ginocchio il mondo, come in «Crossed», dell'autore Usa forse meno politically correct, Garth Ennis. O come in «Y L'ultimo uomo», la serie di Brian K. in cui la malattia predilige gli esseri umani di sesso maschile e li stermina; ma anche virus che si trasformano nell'occasione per raccontare la crudeltà e il cinismo che albergano negli esseri umani, come nel manga «Eden: It's an Endless World», o, ancora, il virus-metafora della difficile condizione adolescenziale in «Black Hole» di Charles Burns.
Ci sono poi i personaggi che non ti aspetti: nel primo albo dei Puffi (1963) un'epidemia li
trasforma negli aggressivi Puffi Neri. Oppure Asterix, «fumetto premonitore». Sapete come si chiamava l'auriga mascherato avversario di Obelix e protagonista di «Asterix e la Corsa d'Italia»? Ebbene sì, proprio «Coronavirus».
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