Pallavolo, Yamamay d'oro e le lacrime di chi ha perso per un soffio

Mentre la squadra di Busto Arsizio festeggia, le vicine di casa hanno visto sfumare il primo posto. Eppure è la terza volta consecutiva che vanno in finalissima

Pallavolo, Yamamay d'oro e le lacrime di chi ha perso per un soffio

La Yamamay incide il suo nome a lettere d'oro nella storia della pallavolo italiana e completa una tripletta spettacolare, dopo aver conquistato anche Coppa Italia e Coppa Cev. E con le ragazze in divisa bianca e rossa, Busto Arsizio conquista il primo titolo nazionale dopo quello, lontanissimo, vinto dai Frogs di football americano del 1984. Mentre c'è chi festeggia e mentre i tifosi bustocchi esplodono in un urlo di gioia che sembra «tirar giù» il palazzetto, c'è anche chi resta incredulo di fronte alla rete del campo. Senza parole. Sono le atlete della squadra avversaria, quella del paese a cento metri in croce da Busto Arsizio: la MC-Carnaghi Villa Cortese. Nemmeno stavolta sono riuscite a portarsi a casa il titolo. Eppure è già la terza volta consecutiva che arrivano il finalissima, a un soffio dalla vittoria più ambita. La squadra bianco blu, nata in oratorio dal sogno e dalla tenacia di una suora, ha fatto passi da gigante sul campo ma anche stavolta si è lasciata sfuggire l'occasione d'oro. Per di più proprio contro le vicine di casa.
«Per un pelo, ci è mancato tanto così» commentano i tifosi. «Già, ma nello sport "tanto così" non esiste, significa che il risultato non c'è» commentano rammaricate le sportive che comunque hanno giocato una partita fino all'ultimo sangue. Ora hanno il magone, un groppo in gola che proprio non va giù. Che tra poco si trasformerà in una nuova grinta, in una nuova voglia di vincere. Ma che per ora resta lì, alla bocca dello stomaco. Insomma, lo spirito di rivalsa non è ancora scattato. Il rammarico c'è soprattutto per una delle atlete di Villa Cortese: l'americana Lindsey Berg, che per tre volte festeggia il secondo posto e che ora dovrà lasciare la squadra e l'Italia senza portarsi a casa la soddisfazione della coppa d'oro.

Resta la gioia immensa della Yamamay, del suo popolo di tifosi che ha saputo sostenerla anche nei momenti più difficili, della sua dirigenza che ha costruito questo piccolo miracolo passo per passo, stagione per stagione. E di Busto Arsizio che balza di colpo alle cronache sportive per un traguardo enorme. Tutto giocato in casa.

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