La «passeggiata diabolika» di Milano comincia alla Rinascente e termina nei pressi di Palazzo Broggi, ex della Posta Centrale, in Cordusio. Non è sulle guide, nessuno si affanni a cercarla; ed è, come dire, una passeggiata-temporary. Ma andiamo con ordine. La Rinascente è attualmente «vestita» con le copertine di Diabolik: ben 900 accolgono i clienti dalle nove vetrine e danno un leggero brivido ai passanti (oltre a diventare sfondo per selfie). In più, sotto i portici dei grandi magazzini battezzati da Gabriele D'Annunzio, una gigantesca figura del volto di Diabolik, con maschera nera e occhi glaciali, invita a immaginare il Re del Terrore in azione. Come fa la gigantografia della sua compagna, Eva Kant, bionda di forte carica erotica e spesso più spietata di lui: le donne sono sempre un passo avanti.
L'eroe inventato dalle sorelle Angela e Luciana Giussani, nonostante 60 anni di crimini e rocambolesche rapine di diademi, collane e diamanti - i volgari soldi non lo interessano - non è andato in pensione, anzi. I suoi albi hanno costante successo e persino al cinema si fa valere. Il 17 novembre arriva sugli schermi «Ginko all'attacco», secondo capitolo con regia dei Manetti Bros, il primo uscì l'anno scorso, interpretato da Giacomo Gianniotti (Diabolik), Miriam Leone (un'Eva perfetta), Valerio Mastandrea (Ginko) e Monica Bellucci (Altea, fidanzata dell'ispettore). In Rinascente, punto di partenza della passeggiata, il 3 novembre scorso Diabolik ed Eva hanno addirittura fatto un clamoroso colpo, inutilmente contrastato dall'ispettore Ginko. Era presente anche il sindaco Beppe Sala, e altri nomi noti mischiati con i responsabili della casa editrice Astorina (che edita i fumetti) e gli attori del film. Una festa da brividi, che ha suggellato la milanesità di Diabolik: certi scorci di Clerville riprendono angoli meneghini.
A poco più di un chilometro dalla Rinascente, ecco l'altro capo della nostra passeggiata: siamo in via Cordusio 4, allo Spazio Filatelia di Poste Italiane. Qui questa mattina viene annullato il primo francobollo dedicato all'epopea di Diabolik: reca le figure delle sorelle Giussani, che proprio nel novembre 1962 vararono gli albi con il loro eroe. Una sfida, per tempi meno tolleranti degli attuali, dove la censura poteva scattare per un nonnulla. Negli stessi spazi, inaugura sempre oggi la mostra dedicata a Diabolik e alle sue creatrici, con albi, tavole originali, gadget in tema e, vera chicca, la scrivania dalla quale Angela Giussani governava la sua squadra con pugno di ferro. C'è anche, i feticisti prendano nota, la macchina da scrivere su cui le dita giussanesche battevano le sceneggiature da passare ai disegnatori.
La mostra inaugura questa mattina alle ore 11,30 (alla presenza di Giovanni Machetti, responsabile filatelico di Poste Italiane; Mario Gomboli, direttore di Astorina; Matteo Buffagni, disegnatore di Diabolik; Claudia Sozzani, nipote delle Giussani) e resterà aperta fino al 28 novembre.
Volge così al termine un anno denso di iniziative diabolike, tra le quali il «Kalendario 2023», il volume presentato alla recente kermesse Lucca Comics che raccoglie 60 anni di copertine e il Magnum «Signore in nero» che sarà nelle edicole e fumetterie dal 10 dicembre.
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