"Pecore che si credono lupi": l'attacco choc del candidato di sinistra alla polizia

Sono emersi alcuni post del passato del candidato sindaco Michele Foggetta contro le forze dell'ordine, che hanno sollevato una nuova polemica

"Pecore che si credono lupi": l'attacco choc del candidato di sinistra alla polizia

A meno di un mese dalle elezioni amministrative, sono emersi nuovi dettagli sul candidato sindaco di sinistra di Sesto San Giovanni, Michele Foggetta. Le polemiche nella grande città alle porte di Milano per la candidatura dell'esponente di Sinistra italiana sono molto accese a causa delle sue posizioni, contestate anche dall'ala democratica della sinistra. Le sue dichiarazioni sull'attentato a Charlie Hebdo e i post in cui sbeffeggia Radio Maria hanno scosso profondamente la comunità sestese. La sua candidatura, ottenuta per una manciata di voti alle primarie contro il candidato del Pd, ha riacceso anche il dibattito sulla grande moschea di Sesto San Giovanni, bocciata anni fa, che rischia di tornare in discussione con la sua eventuale elezione. Ma andando a ritroso tra i suoi post condivisi su Facebook negli anni precedenti, si trovano anche attacchi, nemmeno velati, contro le forze dell'ordine.

Michele Foggetta

Era il 2015 quando Michele Foggetta attaccava la polizia di Stato scherzando sull'ingiurioso acronimo Acab, utilizzato principalmente dalla sinistra estrema, quella dei centri sociali, per offendere gli appartenenti alle forze dell'ordine. Utilizzando una foto che ritrae alcuni esponenti della polizia di Stato, Foggetta come didascalia, alla vigilia della sentenza sulla scuola Diaz di Genova per i fatti del G8, con caratteri tutti maiuscoli scriveva: "In Italia all cops are brave persone". Uno sberleffo che ha fatto seguito a un altro post, pubblicato circa sei mesi prima dallo stesso Foggetta, visibile sempre sul suo profilo Facebook. Anche in questo caso, nel mirino ci sono finiti gli agenti della polizia di Stato. Utilizzando una foto scattata durante una manifestazione in cui pare siano avvenuti scontri tra i partecipanti e la forze dell'ordine, il candidato sindaco di Sesto San Giovanni, il 29 ottobre 2014 scriveva: "Pecore che, vestite di blu e armate di manganello, si credono lupi...".

Michele Foggetta Facebook

Nella grande città alle porte di Milano la questione sicurezza è particolarmente sentita e un atteggiamento di questo tipo contro le divise potrebbe non essere ben visto dalla comunità sestese, che ha accolto con entusiasmo la realizzazione del nuovo commissariato della polizia di Stato nelle ex aree Falck promossa dall'attuale amministrazione a guida Lega. Inoltre, il primo cittadino in carica, Roberto Di Stefano, ha di recente effettuato la pulizia di un muro privato di Sesto San Giovanni, che qualche vandalo aveva imbrattato con la scritta Acab, in sfregio alle forze dell'ordine. Un segnale di vicinanza a chi, quotidianamente, si impegna per mantenere l'ordine e la sicurezza della città.

"Donne e uomini in divisa rischiano la vita ogni giorno, e molti di loro l'hanno purtroppo sacrificata, per il bene della sicurezza e della legalità. Ecco perché nei loro confronti serve rispetto, soprattutto da parte di chi aspira a ricoprire ruoli istituzionali.

La sicurezza è un bene che va difeso e, al tempo stesso, un servizio che va garantito: lo stiamo facendo con investimenti che porteranno una maggiore presenza delle Forze di Polizia sui territori", ha dichiarato il sottosegretario all'Interno Nicola Molteni al Giornale.it.

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