"Denigra i simboli cattolici". E pure la sinistra moderata scarica il suo candidato

Dalla difesa del burqa alla moschea, passando per la derisione dei simboli cattolici e dei santi, il sindaco di sinistra allontana anche i suoi alleati

"Denigra i simboli cattolici". E pure la sinistra moderata scarica il suo candidato

Una certa sinistra non si è accorta che i tempi sono cambiati e la società si è evoluta in una direzione compatibile con quella della civilizzazione, in cui persone con idee diverse convivono senza intralciarsi, rispettando i valori e le tradizioni. Il candidato sindaco di Sesto San Giovanni, Michele Foggetta, sui suoi social si è spesso espresso in maniera fortemente critica, per alcuni offensiva, nei confronti della Chiesa e dei suoi simboli, utilizzando parole molto forti, dalle quali oggi si dissociano anche molti altri esponenti della sinistra, che nel tempo si sono riposizionati adeguandosi al cambiamento dei tempi.

A settembre 2019, Michele Foggetta scriveva contro Radio Maria: "È encomiabile la foga e la tenacia con cui da tanti anni cercate di mantenere l'Italia dentro quell'epoca meravigliosa che è stata il medioevo. Ma visto che non siete né abili pensatori come sant'Agostino, né portatori di cultura come Federico II di Svevia né, manco da lontano, cazzuti come i vichinghi, permettetemi di darvi un consiglio: rimettetevi in cerca del sacro Graal. Se saremo fortunati, verrete trovati dai predoni del feroce Salah Ad-din". Infine, forse fiutando la polemica per queste esternazioni provocatorie, aveva aggiunto: "La questione non ha nulla a che vedere con tutte le persone che per legittima scelta credono. La questione è solo contro quel retaggio di epoche da caccia alle streghe e roghi di eretici".

Foggetta e Radio Maria

E ancora, il giorno dopo dopo la reazione dei gestori social degli account di Radio Maria al suo posto, Michele Foggetta scriveva: "Radio Maria mi ha bannato. Per questo ho trasformato la notte in maratona colossal biblici: Ben Hur, I 10 comandamenti, Il re dei re mentre mi flagellavo con il cilicio. Ah, mi sono fatto tatuare questa foto di Padre Pio".

L'atteggiamento derisorio ha dato fastidio a molti, anche agli uomini e alle donne del suo stesso schieramento politico. "Ritengo a dir poco irrispettoso che il candidato sindaco di sinistra negli anni abbia denigrato icone cattoliche come Radio Maria, che porta la parola di Cristo in ogni angolo della terra e che è fonte di conforto soprattutto per anziani e persone sole, e ridicolizzi Santi e figure carismatiche come Padre Pio, nonché sottovaluti apertamente il dramma dei cristiani uccisi e perseguitati nel mondo pur a pochi giorni di distanza di un attentato terroristico terribile come quello di Garissa, in Kenya, nel 2015", ha tuonato Roberta Pizzochera, della lista Di Stefano sindaco, assessore all’Educazione e ai servizi sociali di Sesto San Giovanni.

Sono diversi gli atteggiamenti tenuti da Foggetta, che hanno fatto storcere il naso a ben più d'uno: "Foggetta è l’espressione più radicale della sinistra-sinistra, dal sentimento anti-clericale, che risente ancora degli influssi del comunismo.

Associare Radio Maria al medioevo in senso dispregiativo, oltre che oltraggioso nei confronti dei cattolici, è anche sinonimo di pericolosa ignoranza. Il mondo della Chiesa, sensibile ai suoi valori, alle sue radici e alle sue tradizioni, non merita certi schiaffi da chi si candida a rappresentare le istituzioni".

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