Ore 19,49 esplode un boato. A una manciata di minuti dal triplice fischio finale che assegna il diciannovesimo scudetto al Milan i tifosi rossoneri in piazza Duomo si lasciano andare alla gioia e si liberano dalla tensione del pomeriggio. «Siamo noi, siamo noi, i campioni dell'Italia siamo noi» il grido che rimbomba da una parte all'altra del centro. Nel giro di una mezz'ora piazza Duomo, in parte ancora occupata dal palco del concertone di Radio Italia Live di sabato sera, è invasa da 40mila tifosi, mentre 6mila si sono dati appuntamento a Casa Milan. Piazza Duomo si tinge di rossonero: cori da stadio e salti sulle gradinate della statua di Vittorio Emanuele fanno vibrare la piazza. E così sarà per tutta la serata, mentre tutt'intorno al centro sfilano cori, caroselli, clackson e macchine e moto con bandiere che sventolano fino a tarda sera. Ci sono anche brutti episodi come quello che ha coinvolto un funzionario di polizia colpito al torace con un oggetto da alcuni tifosi che hanno dato l'assalto al palco del concertone lanciando bottiglie verso il personale che era a protezione della struttura.
È la prima festa per il 19esimo scudetto del Diavolo che pareggia i conti con l'Inter e il primo per Pioli, mentre i tifosi dell'Inter lasciano lo stadio, con l'aria mesta di chi ha visto lo scudetto sfumare nonostante il 3 a 0 alla Sampdoria.
«Il sindaco non ci ha dato il maxi schermo, ma il popolo rossonero è tutto qua» dice uno dei tifosi arrivato da Firenze. Da più di un angolo della piazza arrivano anche insulti e contestazioni a Beppe Sala «reo» di non aver allestito un maxi schermo in piazza anche se, come ha ribadito nel pomeriggio, non è arrivato nessuna richiesta per allestirlo (piazza Duomo esclusa).
Da Casa Milan a piazza Castello, da piazza Sempione a piazza XXV Aprile, dalla Darsena ai Navigli lungo le principali arterie cittadine la festa non conosce confini. Tensione e massima allerta per le forze dell'ordine che hanno monitorato per tutta la sera e gestito il flusso di tifosi in strada per celebrare la vittoria. Il piano di sicurezza predisposto dal Questore Petronzi si avvale del Posto di Comando Interforze in piazzetta ex Reale, coordinato da un dirigente della Questura e composto da rappresentanti dei Carabinieri, dai Vigili del Fuoco, dalla Polizia Locale, dal 118, dalla Protezione Civile Comunale, come disposto dal Piano di Sicurezza per i concerti e gli spettacoli che interessano piazza Duomo e altre piazze maggiori. Nel frattempo viene chiusa la stazione M1 e M3 Duomo e le stazioni M5 di Segesta e Ippodromo per permettere l'uscita dei tifosi interisti dallo stadio.
Non sono mancati i malori, gli infortuni: un diciottenne tifoso del Milan ha riportato una lieve escoriazione alla testa per il lancio di un fumogeno, da parte di un amico, davanti a Casa Milan durante i festeggiamenti. In piazza Duomo, invece, con migliaia di milanisti radunati un ragazzo di 24 anni è stato colto, verso le 17,30, da una crisi epilettica. Subito assistito è stato portato in ospedale al Policlinico.
«Milano torna capitale del calcio. Uno sport che appassiona tifosi, famiglie e bambini. Congratulazioni all'Ac Milan, campione d'Italia e all'Inter, vincitrice della Coppa Italia» sono arrivati dalla vicepresidente della Regione e assessore al Welfare, di fede interista, Letizia Moratti, mentre il governatore Attilio Fontana ha annunciato che «Palazzo Lombardia sarà illuminato di rossonero! Questo scudetto è il trionfo della programmazione e del sacrificio. È la vittoria di una squadra vera».
Oggi le altre celebrazioni: dalle 18 la squadra saluterà i tifosi a Casa Milan, poi partirà il bus per una parata
celebrativa per la città che arriverà in piazza Duomo passando per viale Traiano, viale Scarampo, viale Serra, viale Certosa, piazza Firenze, corso Sempione, viale Alemagna, piazzale Cadorna, via Broletto, Cordusio e via Orefici.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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