Per i ciclisti è un pericolo, tant’è vero che in quel tratto pedalano in mezzo alla strada, o sul marciapiede. I motociclisti, al contrario, come del resto alcune auto, viaggiano sulla pista ciclabile. Per non parlare di quel punto in cui la corsia - in teoria riservata alle bici - si interrompe bruscamente all’altezza di una fermata dell’autobus. E quando i passeggeri scendono dalla 67 direttamente sulla ciclabile rischiano di essere investiti dalle due ruote, che passano da una parte e dall’altra del bus fermo, anche in quella striscia d’asfalto che separa il bus dal marciapiede. Insomma, in via Forze Armate cittadini si rischia il caos, si vede dalle immagini girate e commentate da un consigliere di zona 7, e per questo cittadini e commercianti sono in subbuglio, per quel lavoro del Comune.
Una pista ciclabile, subito ribattezzata «della vergogna», che è stata disegnata a fine luglio con un «blitz» estivo dell’assessorato al Traffico. Una segnaletica che ha ridotto lo spazio della carreggiata, rallentando la viabilità delle auto, senza dare garanzie di sicurezza neanche ai ciclisti. Dopo la protesta di bel po’ di gente del quartiere, e del gruppo di zona del Pdl, il Comune ha fatto parzialmente retromarcia, cominciando a cancellarne una parte, ad agosto. Poi i consiglieri del centrosinistra e il presidente della commissione Mobilità sono stati contestati dai cittadini, e la stessa sorte è toccata a settembre all’assessore comunale Pierfrancesco Maran.
«Ha cercato di difendere l'indifendibile - ha detto il consigliere Pdl di zona Marco Bestetti - sostenendo che mancano i soldi per un’opera più compiuta e che l’ampiezza della strada non consentiva un intervento alternativo (ma un solerte residente armato di metro l’ha prontamente smentito). Gli ho ricordato che nel Programma triennale delle Opere pubbliche lui stesso ha destinato ben 33,7 milioni di euro alle piste ciclabili, di cui addirittura 20,3 nel solo 2012».
«Bisogna accontentare anche i ciclisti - dice il consigliere Pdl - ma questi sono i primi a sostenere la pericolosità di quest’opera, tanto è vero che continuano a pedalare sui marciapiedi». Ora - spiega ancora Bestetti - c’è «una proposta per recuperare qualche posto auto eliminato, ma tutti i problemi di sicurezza rimangono e il video ne è la dimostrazione».
«Ho parlato con i rappresentati sindacali dell’Atm e sono sul piede di guerra sia per la ciclabile di viale Forze Armate che per la ciclabile di via Chinotto (lì accanto). E ne hanno chiesto ufficialmente la cancellazione in assessorato. Residenti e commercianti sono molto arrabbiati. Si sentono ignorati dal Comune e stanno pensando a forme di protesta più organizzate».
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