Il pompiere morto nel rogo. "Era un esempio per tutti"

Il cordoglio delle istituzioni per Pinuccio La Vigna, vigile del fuoco di 49 anni. morto nell'incendio della fabbrica di San Donato (Milano) Le indagini continuano

Il pompiere morto nel rogo. "Era un esempio per tutti"

«Un esempio per tutti, il valore, lo spirito di abnegazione e l'impegno civile dedicato al servizio degli altri». Il pensiero del prefetto Luciana Lamorgese rispecchia la riflessione malinconica ma intensa di tutti sul sacrificio di Pinuccio La Vigna, il 49enne pompiere volontario di origine molisana e appartenente al distaccamento di Pieve Emanuele morto venerdì sera durante le operazioni di spegnimento del rogo scoppiato all'interno della «Rykem», un'azienda specializzata nella produzione di detersivi e prodotti per la pulizia che si trova a San Donato Milanese, in via Marcora. Al vigile del fuoco è stato fatale il distaccamento di una parte del tetto del capannone che lo ha travolto in pieno. Tutto è accaduto poco dopo l'arrivo dei pompieri sul posto, La Vigna era stato uno dei primissimi a entrare nella ditta in fiamme e sono stati proprio i colleghi della sua squadra a estrarne il corpo nel tentativo di prestargli soccorso, per rendersi conto però che per l'uomo non c'era più nulla da fare. Dopo l'incidente mortale ci è voluta l'intera notte per spegnere l'incendio. Le squadre del 115 giunte sul posto infatti hanno dovuto andarci piano per domare il fuoco da fuori e dalla parte superiore della struttura: per paura di ulteriori crolli nessun altro pompiere è più stato fatto entrare all'interno dei ben due capannoni che alla fine sono risultati interessati dalle fiamme. Secondo quanto trapelato ieri dal pool investigativo che indaga sull'accaduto - composto per la Procura di Milano dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e per i carabinieri dalla compagnia di San Donato Milanese guidata dal capitano Antonio Ruotolo - a far partire le fiamme che hanno avvolto i due capannoni della «Rykem» potrebbe essere stato un corto circuito a bordo di una delle vetture parcheggiate non lontano da bidoni di rifiuti chimici posti all'esterno della società. L'ipotesi dell'incendio doloso sarebbe stata fin dall'inizio considerata meno probabile dagli investigatori che comunque al momento non possono escluderla del tutto.

«La nostra giunta - ha dichiarato ieri il neo presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana - ha massima attenzione sul tema sicurezza sul lavoro. Nella prima seduta abbiamo deciso di investire 8 milioni nell'assunzione di 40 nuovi addetti ai controlli. Ogni anno le nostre Ats realizzano mediamente 56mila interventi controllando 29mila imprese: è un settore - ha concluso il governatore - su cui non si può mai abbassare la guardia».

Anche Dante Pellicano, comandante regionale dei vigili del fuoco, è arrivato l'altra sera in via Marcora per abbracciare e sostenere i compagni di squadra di Pinuccio La Vigna. «L'Italia, diversamente da altri paesi ha un comando nazionale dei vigili del fuoco che dinnanzi a questi drammi, ci fa sentire l'unità e la vicinanza di tutti i colleghi in giro per l'Italia», ci ha spiegato ieri Pellicano. E ha aggiunto: «Sul posto dell'incidente, l'altra notte ho notato la solidarietà dei colleghi delle varie sedi territoriali, corsi a cambiarsi per venire a dare una mano.

La scena più toccante però è stata quella di coloro tra i nostri che volevano allontanare i colleghi di La Vigna dal posto: quegli uomini avevano recuperato la salma del loro amico e adesso dovevano allontanarsi da lì, ritrovare un po' di pace».

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