«Preziosi marchiati con il laser Piazzarli ora non sarà facile»La casa del Quadrilatero

«Teniamo i gioielli in vetrina anche la notte? Chiuso lo show room di corso Magenta dopo la rapina del febbraio 2008, quella di Montenapoleone è la nostra principale vetrina e cerchiamo di tenere esposti i preziosi il più possibile. Poi i nostri sistemi di sicurezza vengono esaminati anche dai periti assicurativi» spiega il direttore generale del gruppo Damiani Giuseppe Viola. «Inoltre tutti i diamanti Damiani che superano i 0.3 carati, hanno il numero del certificato di autenticità stampato con una microincisione al laser sulla corona: insomma, anche scomponendo una collana “piazzare” un nostro gioiello non è così facile» conclude il manager.
Intanto nel quadrilatero della moda ricordano ancora tutti il furto-beffa messo a segno nell'ottobre 2008 in una delle gioiellerie più note di Milano, quella di Pederzani, orafo noto per trattare le migliori pietre che si trovino sul mercato. Quella mattina, senza tradire la minima emozione, un ladro vestito da lava vetri, appoggiò per terra, davanti alla gioielleria, secchio e spazzola. Quindi applicò 2 ventose davanti alla vetrina dove erano esposti i gioielli di maggior valore, fece forza e la fece scorrere, fermandola a metà della porta attigua.

A quel punto l'uomo ripulì due piani colmi di bracciali, orecchini, collier per un valore di 800mila euro. E poi sparì. Un colpo da maestro: per 10 minuti nessuno si accorse di nulla, né i passanti, né gli uomini della sicurezza dei negozi attigui né, tanto meno, chi era all'interno della gioielleria.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica