No, non è una questione tra bande di latinos, la polizia lo esclude. Però la rissa accaduta ieri mattina alla Bovisa, all'interno e poi all'esterno di un locale frequentato quasi esclusivamente da sudamericani, ha spedito una ragazza peruviana - che, tra l'altro, pare non c'entri proprio nulla con la lite e con quel che è successo dopo - all'ospedale con una coltellata in un fianco. Finita sotto i ferri, la poverina è stata salvata in extremis dai medici del Sacco dopo che la ferita le ha provocato un versamento di sangue in un polmone. Ora è fuori pericolo, ma la sua prognosi resta riservata. In questura, intanto, ci sono sei giovani romeni, tutti incensurati, la cui posizione resta sospesa: al momento non sono stati fermati, ma gli investigatori delle «Volanti» e della Mobile stanno cercando di comprendere che ruolo abbiano avuto esattamente nel fatto. E non è escluso che si tratti di un ruolo di primo piano.
La dinamica dell'accaduto è ancora piuttosto confusa e la ricostruzione è incompleta. Mancavano una manciata di minuti alle 7 di ieri quando una serie di chiamate al 113 ha portato un gruppo di pattuglie della polizia a raggiungere via don Minzoni 11, dove ha sede il locale notturno «Jacko Night club». All'esterno della discoteca, accasciata a terra, gli agenti hanno trovato Susan T. A., peruviana di 21 anni, dai successivi controlli risultata regolare sul nostro territorio, con un lavoro e un'abitazione fissa. La ragazza era stata accoltellata al fianco e, prima di salire sull'ambulanza che la portava all'ospedale Sacco, con un filo di voce ha spiegato alla polizia di essere vittima innocente e, probabilmente accidentale, di due ecuadoriani litigiosi. «Sono uscita dal locale e li ho notati litigare. Non li avevo mai visti prima, ma incuriosita mi sono avvicinata. E mi è arrivata la coltellata».
La polizia perlustra la zona e, in una strada vicina al locale, via Candiani, rinviene altri due peruviani, feriti in maniera molto più lieve di Susan. Jose A., 24 anni e l'amico Gerardo P., 25enne. Raccontano entrambi di aver ricevuto delle bastonate in testa. Il primo sembra grave, ma poi, portato al Fatebenefratelli, si riprende in fretta; l'altro viene portato solo per controlli al Niguarda. È lui, Gerardo, che prova a chiarire quel che è successo. Spiega alla polizia, infatti, di essersi recato insieme all'amico al «Jacko» con altri sudamericani (tra i quali c'è anche l'amica Susan). «All'improvviso ho notato Jose litigare con uno dei buttafuori senegalesi del locale. È stato allora, per dare manforte all'africano, che un gruppo di romeni e altri sudamericani hanno aggredito me e Jose con un bastone».
I poliziotti trovano il gruppetto di 6 romeni - tutti giovani sui 25 anni (tranne un minore) dalla fedina penale immacolata - in piazzale Bausan. Una testimone li riconosce come i ragazzi che hanno aggredito i peruviani, così finiscono in questura.
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