“In questa fase delicata della ripartenza è fondamentale evitare passi falsi. Mettere in discussione il Salone del Mobile è un gravissimo errore”, Carlo Sangalli, presidente di Camera di Commercio e Confcommercio Milano interviene sulle preoccupazioni e i rumors sull’edizione numero 60 del più importante appuntamento del design e dell’arredo in calendario il prossimo settembre in Fiera Milano, dopo l’annullamento dell' edizione 2020 a causa dell’emergenza sanitaria.
“La campagna vaccinale che procede rapida e i protocolli di sicurezza permettono di guardare con ragionevole ottimismo all’appuntamento fieristico del 5 settembre - prosegue Sangalli -. Il Salone del Mobile è una delle manifestazioni più importanti di Milano, coinvolge migliaia di imprese e produce un indotto di oltre 200 milioni di euro. Dopo lo stop dello scorso anno, la ripartenza della manifestazione ha un forte valore anche simbolico. La nostra città e il Paese - conclude Sangalli - hanno assoluto bisogno di segnali di fiducia per rimettersi in cammino e recuperare al più presto il terreno perduto”.
Voci a cui ha già risposto Federlegno Arredo Eventi precisando che il cda "non ha ancora preso nessuna decisione in merito allo svolgimento dell'edizione 2021” e che hanno portato a intervenire anche Maurizio Naro, presidente di Federalberghi Milano.
“Il Salone del Mobile a settembre sarà molto importante perché costituirà, con uno svolgimento che dovrà garantire la piena sicurezza, il Salone della ripartenza. E gli espositori saranno al centro dell'attenzione internazionale. Le sempre più insistenti voci dietro le quinte di questi giorni - ha affermato - di un Salone rimesso in discussione e annullato” sarebbero un “colpo molto duro”.
“Nonostante il governo abbia dato la tanta attesa notizia del ritorno delle fiere e dei congressi in presenza, gli imprenditori dell'arredo italiano - cui la pandemia non ha creato gli stessi gravi danni subiti invece dal comparto turistico ma, anzi, ha consentito loro di ottenere risultati economici in linea con il passato - pensano che l'investimento, sicuramente importante, per partecipare al prossimo Salone, non sia indispensabile per i propri bilanci".
"Ma qui non si parla di bilanci in nero o in rosso. Si parla di quale ritorno di immagine potrà avere l'Italia se anche questo evento dovesse essere annullato. Appoggiamo e apprezziamo la battaglia che il presidente del Salone Claudio Luti sta facendo ricordando che lo scorso marzo parlava di come occorresse lottare fino alla fine per assicurare il futuro a una manifestazione che, quest'anno, compie 60 anni - ha sottolineato ancora il presidente di Federalberghi Milano -. Non è in gioco solo la fiera, quanto l'economia dell'intero settore dell'arredo che deve il successo internazionale al primato dell'Italia e al ruolo indiscusso di Milano come capitale del design, capitale di cui il Salone è l'ambasciatore riconosciuto”.
E un appello arriva anche da Lara Magoni, assessore regionale a Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia. "La ripresa dei grandi eventi internazionali è fondamentale per il rilancio dell'economia lombarda e nazionale. In tal senso - dice - mi auguro vivamente che un appuntamento prestigioso come il Salone del Mobile, possa tenersi nei prossimi mesi. Auspico quindi che si trovi una soluzione al più presto, in grado di dare una giusta continuità ad un evento che rappresenta il design lombardo ed italiano nel mondo".
"Il design è da sempre un fiore all'occhiello del Made in Italy nel mondo. La fantasia, la creatività, il genio del saper fare tipico dei nostri designer, permette di valorizzare un settore nel quale la Lombardia da sempre eccelle.
Dopo mesi difficili, con centinaia di imprese e famiglie in ginocchio a causa della crisi e della pandemia, l'organizzazione del Salone del Mobile in presenza rappresenterebbe un segnale di speranza, un vero spiraglio di luce - prosegue Lara Magoni -. Dobbiamo farci trovare pronti. Ecco perché è fondamentale l'impegno di tutti, dalle istituzioni al mondo imprenditoriale sino alle associazioni di categoria, per risollevare il settore e tornare alla normalità".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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