La scienza è rosa, 35 ritratti in mostra al Cdi

Il fotografo Bruneau ha immortalato le nostre ricercatrici impegnate nei centri di ricerca

La scienza è rosa, 35 ritratti in mostra al Cdi

Duemila persone al giorno percorrono i corridoi che portano nelle varie sale del Centro Diagnostico Italiano nella sua sede centrale di via Saint Bon 20, una struttura sanitaria ambulatoriale attiva a Milano dal 1975. Qui, al piano rialzato, la Fondazione Bracco ha curato e realizzato la mostra fotografica «Una vita da scienziata», una selezione di 35 ritratti di altrettante donne tra ricercatrici in ambito medico, pediatrico, di fisica nucleare, veterinario, astrofisico, matematico, biologico, psichiatrico e altri. Immaginarle tutte serie e grigie, concentrate solo sull'alta materia che trattano, sarebbe un errore. Gerald Bruneau, il fotografo autore degli scatti, ha saputo far emergere in tutte la parte più femminile, quando essere donna significa saper accogliere, ascoltare, attendere, regalare un sorriso in più per tranquillizzare qualcuno. «Ho trovato grandi donne -ha detto il fotografo- anche quando piccole e fragili di aspetto, che hanno avuto la forza e la capacità di affermarsi e di conquistare spazi di rispetto, di responsabilità e direzione in un mondo così difficile, ancora fortemente androcentrico, diffidente, discriminante». Donne belle, di una bellezza anzitutto interiore, che si riflette in un sorriso vero, sicuro, che porta con sé esperienza e voglia di andare avanti.

Del resto Bruneau, che da Montecarlo è sbarcato in Usa ancora giovane per entrare alla Factory di Andy Warhol e poi ha realizzato reportage in tutto il Mondo (dalle radici del blues del Missisipi, o nelle zone di conflitto in Israele e in Kurdistan, a Tirana nel 1990, in Russia e poi di nuovo oltreoceano in Texas, per un reportage sui condannati nel braccio della morte della prigione di Huntsville), di volti umani ne ha visti molti. E di queste donne ha saputo cogliere la bellezza che emerge dalla passione che mettono nel proprio lavoro, e dall'aiuto che ne deriva. Per trovarle ha scelto tra quelle che hanno aderito al progetto «100 donne contro gli stereotipi», ideato dall'Osservatorio di Pavia e dall'associazione di giornaliste Gi.U.Li.A. con la Fondazione Bracco e la Commissione Europea.

All'interno del progetto, #100 esperte è una piattaforma online che comprende più di 100 nomi di esperte italiane in ambito Stem (Science Tecnology Engineering and Mathematics). Il progetto artistico vuole contribuire al superamento di pregiudizi nella pratica scientifica, ancora considerata prettamente maschile.

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