Se l'ufficio è più importante della casa

Se l'ufficio è più importante della casa

Milanesi stakanovisti, amanti del lavoro, a volte ossessionati dalle cose da fare in ufficio. Sarà pure un luogo comune ma - come tutti i luoghi comuni - ha anche un fondo di verità. Ora lo conferma anche una ricerca che prende in esame il punto di vista dei cittadini di «Mediolanum» sul rapporto con la propria città. Dai dati, infatti, risulta che il luogo più importante, per i milanesi, è proprio l'ufficio, il posto di lavoro fisicamente inteso. Attenzione, non si tratta neanche, o soltanto, del luogo in cui si trascorre più tempo, ma di quello che rappresenta il «punto di riferimento» della vita.
Eccola, la ricerca. «Come vivono i milanesi la propria città? Dove trascorrono il loro tempo?», le domande poste sono queste, e secondo l'indagine promossa dalla Camera di Commercio di Milano, è emerso che quasi il 76 per cento dei milanesi ha come principale punto di riferimento l'ufficio, che supera anche «casa mia» (75 per cento). Inoltre, il milanese frequenta di più le zone dell'ufficio (60 per cento) che quelle intorno a casa (53 per cento). Nella città definita dal 52 per cento «dell'economia e del business».
Particolarmente significativo il fatto che questi risultati siano emersi nel corso della più grave e preoccupante crisi economica da cento anni a questa parte. Una crisi che non ha risparmiato Milano, cuore economico del Paese. Fra le conseguenze della recessione, infatti, si è registrata anche un fortissima caduta delle partenze per vacanze e villeggiature. È diventato un fenomeno di massa, dunque, quello dell'estate in città. A fare cosa? A lavorare, anche.
Guai però a dedurre che il lavoro sia il principale «valore» dal punto di vista etico, o la cosa più importante nella vita dei milanesi. La famiglia, infatti, è considerata la miglior gratificazione del vivere quotidiano dal 65 per cento dei cittadini di Milano, contro un «misero» 16 per cento che sceglie il benessere economico.
Il ferragosto a Milano riemerge poi dai dati sulla vita cittadina. I milanesi d'estate riscoprono la città. E i punti di riferimento urbani sono tutti giocati fra tra chiesa, mobilità, tempo libero e shopping. Infatti i luoghi più visitati di Milano dai propri cittadini nell'ultimo mese sono piazza Duomo (visitata dal 66 per cento dei votanti) con ingresso in Duomo (29 per cento), Stazione Centrale (51 per cento), Navigli (44 per cento) e San Babila con il Quadrilatero della moda (44 per cento e per via Montenapoleone e via della Spiga, 40 per cento). Tra le mete culturali le più visitate sono Castello Sforzesco e Palazzo Reale. Il punto di ritrovo resta il classico Camparino in Galleria. I milanesi si dicono soddisfatti della città. Milano è vista come attiva (60 per cento dei voti), veloce (35 per cento) e moderna (24 per cento).
Tra le difficoltà, la gestione del tempo è al primo posto. Nonostante Milano abbia un clima considerato troppo umido dal 47 per cento dei milanesi e sia una città abitata da persone sempre di corsa (63 per cento), su una scala di voti che vanno dall'1 al 10, riceve un 7.

Svaghi preferiti: andar per locali, cinema, musei e mostre, concerti e teatro. Tra le curiosità: un milanese su due ama utilizzare l'albergo anche nella sua città: per l'aperitivo e per pranzare, fare colazione, convegni e per usare le terme.

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