La showgirl olandese domenica al via con i 13mila: «In gara per raccogliere fondi contro l’atrofia spinale»

Amo lo sport Dal nuoto, al cavallo, alla bicicletta

La showgirl olandese domenica al via con i 13mila: «In gara per raccogliere fondi contro l’atrofia spinale»

Da Mai dire gol a Mai dire maratona... Ellen Hidding domenica mattina sarà in canotta e calzoncini tra i tredicimila atleti che correranno la Milano city marathon. Tutto sotto controllo?
«Assolutamente sì. Ma le dico subito che corro solo l’ultimo tratto di staffetta che sono una decina di chilometri da viale Papiniano a piazza Castello
Corre da sola o ci sarà qualcuno della Gialappa’s a tormentarla?
«No, loro restano sempre nel mio cuore ma non corrono. Sarò in gara con alcuni miei amici e con Luca De Luca, il fondatore di Smarathon che è una onlus che da anni raccoglie fondi per aiutare la ricerca a trovare una cura alla Sma, l’atrofia muscolare spinale»
E magari per dieci chilometri si è anche allenata...
«Certo che mi sono allenata. Intanto corro tre mattine alla settimana al Parco di Porta Venezia e poi anche sul tapis roulant in palestra. Non so quanto ci metterò ma posso solo dire che quando mi alleno solitamente comincio a 9 all’ora e finisco a 12. Tutto per una quarantina di minuti...»
La fa semplice...Quindi 10 chilometri di staffetta in meno di un’ora
«Sì, credo di sì. Ma non mi va di fare calcoli: è la mia prima vera gara quindi sono un po’ emozionata...»
Non dica bugie, lei di gare ne ha già fatte parecchie...
«Anni fa però. Fino a 16 anni ho gareggiato in piscina a buoni livelli: facevo stile libero. Poi mi sono “ribellata“ perchè l’altra mia passione era andare a cavallo e 4 ore di allenamento al giorno in vasca erano davvero troppe»
Corsa, nuoto, equitazione...scusi ma lei da perfetta olandese non dovrebbe andare in bicicletta?
«E infatti ci vado. Nonostante mio marito si arrabbi perchè dice che qui è pericoloso perchè non ci sono le corsie riservate»
Che fa si lamenta? Ormai vive a Milano da quasi 15 anni e non si è ancora abituata?
«No, al fatto che le piste ciclabili ad un certo punto svaniscano non mi sono ancora abituata. In Porta Venezia ad esempio c’è una pista bellissima che poi all’improvvisso, puff!, sparisce. E così da altre parti».
Quindi Milano non le piace?
«Mi piace tantissimo invece. É una grande città ma allo stesso tempo a misura d’uomo. É accogliente e io sono a mio agio, ho tutti i miei punti di riferimento dalla scuola di mia figlia, al macellaio, al panettiere. Insomma mi ci ritrovo anche se vorrei qualche spazio in più per i bimbi»
E magari qualche albero in più come dalle sue parti a Winschoten...
«Beh sì, ma il mio è un piccolo paese a 50 chilometri dal Mare del Nord. Non si possono fare paragoni. Pensi che lì mia figlia Ann Mari di sette anni quando andiamo a trovare i nonni gira da sola in bicicletta.
Qui no ovviamente...
«Ovviamente...»
Torniamo alla maratona di domenica. Lo sa verò che è una domenica a piedi e non ci saranno auto?
«Si lo so e sono contenta...»
Cosa fa l’ambientalista?
«Che c’entra? Però a Milano lo smog e un problema reale. E io me ne accorgo guadando la faccina di Ann Mari. Dopo due tre mesi che sta qui impallidisce e bastano una settimana al mare o in montagna per farle riprendere colore».
E secondo lei basta una domenicaAspasso per rimettere a posto le cose?
«No, bisognerebbe mettere in regola prima tutti gli impianti di riscaldamento.

Ce ne sono troppi che ancora inquinano»
Scusi, un’ultima domanda. Ma lei la domenica mezzogiorno non è in tv su Retequattro con Mela Verde? Come fa a correre?
«Guardi che registro...»
La trasmissione o la maratona?
«Ma secondo lei...»

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