Gli spettri della storia e le odi all'olio d'oliva

Il coraggio, fa dire Manzoni a Don Abbondio, uno non se lo può dare, se non l'ha. Un individuo, con la tonaca o meno, può restare paralizzato dalla paura: verità ancora più vera in questi tempi atroci di massacri nel cuore d'Europa. Ci sono molti motivi di interesse, dunque, a scoprire che cosa va in scena al Teatro i di via Gaudenzio Ferrari da stasera fino al 14 dicembre, in prima nazionale. Con regia di Renzo Martinelli, si vede un omaggio al drammaturgo tedesco Heiner Müller, scomparso nel 1995; poco frequentato da noi, in terre germaniche ha fama di autore visionario, di potenza acuminata.Lo spettacolo si intitola C'è un diritto dell'uomo alla codardia, e aggiorna l'ultimo lavoro di Müller («Germania 3. Spettri dell'uomo morto», scritto dopo la caduta del Muro di Berlino) con le vicende attuali. Quattro drammaturghi e sei attori, guidati da Francesca Garolla e da Martinelli, «maltrattano» con irriverenza giovanile il testo di partenza per svelare il rapporto tra storia individuale e storia universale (informazioni su: www.teatroi.org).Al Filodrammatici, invece, va in scena fino al 22 novembre un thriller di Emanuele Aldrovandi, premio Tondelli nel 2013. Titolo: Homicide House, una vicenda estrema che porta un debitore a saldare il creditore in una casa degli omicidi. L'idea originale e il linguaggio disinvolto sono alla base dei riconoscimenti critici, ed è dunque con buone aspettative che si può andare a vedere lo spettacolo prodotto dal Centro Teatrale MaMiMò (informazioni su: www.teatrofilodrammatici.eu).La poesia dell'olio d'oliva, quello vero e non artefatto, è il fulcro dello spettacolo danzato al Teatro dell'Arte, prodotto da Crt e Sanpapié, coreografia e interpretazione di Lara Guidetti e Marco De Meo, in scena da oggi al 29 novembre. Se l'olivo è fermo, in Ode all'olio diventa corpo che disegna figure e intreccia con l'uomo un rapporto millenario che riguarda ambiti come la medicina, la pace, l'alimentazione, la religione (informazioni su: www.triennale.org).Se invece vogliamo imparare Come truffare il prossimo e vivere felici, basta andare al Teatro della Cooperativa di via Hermada, dove dal 20 al 29 novembre si ride a crepapelle con Paolo Hendel. Il comico mette sotto controllo la sua creatura, Carcarlo Pravettoni, che tiene lezioni di finanza (capirete!), prende in giro la pubblicità, riflette sui costumi sessuali e, naturalmente, truffa il prossimo. Lo spettacolo, con musiche dal vivo di Ranieri Sessa, è in prima milanese (informazioni su: www.teatrodellacooperativa.it).

Al carcere di Bollate, dall'esperienza ventennale di Cooperativa E.s.t.i.a. due spettacoli completamente scritti, gestiti e messi in scena dagli attori del gruppo composto da soli detenuti. «Ci avete rotto il caos» delinea lucidamente i contorni delle realtà più problematiche e discusse che si inseriscono nella quotidianità di tutti, quella difficoltà di vivere che corrode le sicurezze di uomini chiari e forti, spingendoli a mostrare le loro fragilità e ad entrare in una dimensione decisamente più autentica e umana, ma difficile da sostenere. Il secondo lavoro, che debutta oggi all'interno del Teatro IN-STABILE nasce da un interrogativo che un gruppo di giovani detenuti si pone: chi non si sente un po' Pinocchio? E la risposta a questa domanda diventa uno spettacolo, Pinocchio per l'appunto. Le capacità attoriali e registiche acquisite e sviluppate durante gli anni di teatro dentro permettono a questo gruppo di detenuti di realizzare il primo spettacolo completamente autogestito, frutto di una volontà di condivisa di creare una vera e propria comunità teatrale.

Pinocchio è l'espressione di questa voglia di riflettere, lasciando trasparire quella che è la vera passione che accomuna tutti: la vita. Per lo spettacolo di A. Fioramonte e C. Bussetti prenotazione obbligatoria sul sito www.cooperativaestia.org.

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