Elena Gaiardoni
Oggi dire il fatidico «Sì» significa optare per un valore come la solidarietà verso un'imprenditoria che sta ai margini, ma che garantisce una qualità superiore rispetto a tante altre realtà aziendali. Presentata ieri, l'iniziativa «SposaMi» del Comune di Milano, dedicata a chi sceglie come luogo di nozze villa Scheiber a Quarto Oggiaro, offre una serie di servizi, coniugando la bellezza del giorno dei fiori d'arancio alla produttività di «aziende» singolari.
L'abito bianco è realizzato dalla Sartoria San Vittore, che nell'ambito del progetto «Se scappi, ti sposo» confeziona modelli grazie al lavoro delle detenute nelle carceri di San Vittore, Bollate e Monza. Abiti cuciti grazie a una forte e approfondita formazione professionale, dalle donne detenute che grazie a questo percorso lavorativo e didattico costruiscono così il loro futuro reingresso nella società. Cura e dedizione artigianale, la stessa che si ritrova anche nella produzione delle bomboniere, preparate nelle strutture detentive con materiali pregiati come le pelli toscane o il feltro catanese. Le coppie possono organizzare il ricevimento nelle stanze della villa o nel giardino, scegliendo i menù proposti dalla cooperativa Via Libera, dove chef qualificati si avvalgano del lavoro di ragazzi con disabilità, che diventato anche ottimi camerieri.
«SposaMi» è un progetto ideato dalla collaborazione tra l'assessorato alle Politiche per il lavoro, attività produttive e commercio e le cooperative Alice e Via Libera. Nel corso del prossimo anno, grazie alla pubblicazione di appositi bandi, la rete si estenderà ad altri servizi: dal viaggio di nozze alla lista dei regali passando per la confezione artigianale delle fedi, delle partecipazioni anche per battesimi e comunioni. Nello spazio comunale di via Pepe 38 è stato allestita un'apposita wedding-room dove i futuri sposi possono visionare modelli di abiti, bomboniere e menù.
Tanti servizi a prezzi accessibili, questo l'obiettivo di «SposaMi» che, partendo da Quarto Oggiaro, si estenderà nei prossimi anni progressivamente alle altre sale matrimoni del Comune con l'intento di coniugare qualità della proposta e attenzione alla valorizzazione del lavoro delle persone fragili. Nei primi 8 mesi del 2017 i matrimoni sono stati 1.
631: 1304 civili e 327 religiosi. Le nozze tra coppie italiane sono state 1.022, tra cittadini stranieri 179 e 403 tra coppie miste. L'età media in cui i milanesi pronunciano il «Sì» è 43 anni per il marito e 40 per la moglie.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.