Tamponi grati ai ragazzi da lunedì nelle farmacie

I bambini tra i 6 e i 13 anni potranno fare il test. Non vaccinati 24mila tra insegnanti e personale.

Tamponi grati ai ragazzi da lunedì nelle farmacie

Da lunedì, nelle farmacie lombarde anche i bambini di età compresa fra i 6 e i 13 anni potranno sottoporsi gratuitamente a un test antigenico rapido ogni 15 giorni. È quanto prevede la recente delibera varata da Regione Lombardia, che estende anche ai più piccoli l'offerta già attiva per gli studenti fra i 14 e i 19 anni. Il servizio sarà disponibile presso le farmacie che effettuano i tamponi con il sistema sanitario regionale.
L'iniziativa intende agevolare un rientro in classe più sicuro per gli alunni delle scuole elementari che non hanno accesso al vaccino anti Covid-19. «Ancora una volta la farmacia è a fianco dei cittadini, per fornire una risposta concreta alle loro esigenze quotidiane di salute e prevenzione», commenta Annarosa Racca, Presidente di Federfarma Lombardia. «Con questo accordo, in particolare, i nostri presìdi si confermano un punto di riferimento per le necessità delle famiglie, in un momento delicato come quello del ritorno a scuola in epoca di pandemia. La distribuzione capillare delle farmacie di comunità sul territorio regionale - conclude la Presidente - potrà contribuire all'azione di sorveglianza epidemiologica, fondamentale a consentire la ripartenza in sicurezza del nuovo anno scolastico e la ripresa della didattica in presenza».
Per quanto riguarda gli adolescenti, che hanno accesso ai vaccini dai 12 anni, manca ancora una quota consistente, pari a un quarto, all'appello. Al momento infatti si contano 510.255 ragazzi dai 12 ai 19 anni vaccinati o prenotati (243.796 completamente vaccinati, 156.908 in attesa di seconda dose, 109.551 prenotati entro il 12 settembre) pari al 74,3 per cento. Non hanno invece ancora aderito alla campagna circa 176.712 ragazzi (25,7 per cento). Due giorni fa la vicepresidente e assessore regionale al Welfare Letizia Moratti ha ribadito l' appello perchè i ragazzi corrano in questi giorni a prenotare per potersi presentare in classe il 13 settembre con il ciclo vaccinale completato. «Nell'ultimo mese - spiega - stiamo assistendo con un po' di preoccupazione alla risalita dei contagi, più marcata per le fasce di età giovani e giovanissimi. Così, in questa fase della campagna vaccinale, abbiamo deciso di mettere il focus su scuola e università. Più alto sarà il numero di studenti vaccinati, maggiore sarà la possibilità di tornare in presenza o con pochissime limitazioni».
A destare ulteriore preoccupazione è l'alto tasso di cittadini tra il personale scolastico che ancora non ha aderito alla campagna: su una platea di 232mila persone (dati forniti dal Miur), la percentuale dei residente in Lombardia vaccinati con almeno una dose è assestata all'86 per cento, con vaccinazione completa al 78 per cento. Il personale scolastico (personale docente, non docente e Ata) non vaccinato conta 23.809 persone. Nella nostra regione l'accesso alla profilassi, solo con Moderna e Pfizer, è libero per il personale scolastico, che però, anche a fine luglio con la campagna straordinaria, non aveva risposto in massa all'appello.

Ora che il Governo ha introdotto l'obbligatorietà del Green pass il rischio è che n alcune classi e scuole rimangano scoperte.
Nei prossimi giorni l'Ats prenderà contatti con l'Ufficio scolastico provinciale per mettere a punto una strategia di sensibilizzazione, che per i ragazzi dovrebbe partire settimana prossima sui social.

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