Il titolare della società risponde alle accusela replica

«Non esisteremmo da 13 anni, non avremmo più di 20mila iscritti se fossimo dei truffatori! Solo a Milano, nell'arco di 24 mesi, l'80 per cento degli iscritti trova l'anima gemella. Sa che la percentuale degli scontenti si aggira intorno all'un per cento? No, noi siamo dei professionisti e la nostra etica non è in discussione. Qui non è una questione di disservizio, si tratta di pura fantasia. I clienti insoddisfatti possono fare qualunque cosa. E sporgere denuncia è facile. Un po' più complicato, e costoso, è pagarsi un avvocato».
Massimo Pecorella, 42 anni, è il legale responsabile del Club Eliana Monti. Lo abbiamo incontrato nella sede di Milano. Pian piano, mentre raccontiamo i contenuti dei testi delle denunce in nostro possesso senza mai fare il nome di ciascuno, crede di aver individuato i vari «scontenti».
«Quella del sacerdote mormone? È lei che ha vissuto in un convento fino a qualche anno fa. Quella che sarebbe uscita con un mezzo matto? E l'avvocato di quell'uomo ci ha riferito sul suo conto cose anche peggiori di quelle che racconta lei sull'ex partner! La promessa di un lavoro non mi risulta proprio. Quello dei bollettini e del contratto mai sottoscritto? Uno squilibrato. La questura ci ha assicurato che non darà seguito alla denuncia e lui, ora, sta pagando tutti i bollettini. Da quando si è iscritto da noi, nel luglio 2011, ha avuto ben 30 incontri».
E ci mostrano un registro ordinato nel quale vengono elencate tutti i clienti e la data di iscrizione. «Un registro che la questura visione regolarmente» spiega Pecorella.
Ma le denunce del Codacons? «Qualche problema con il Codacons l'abbiamo avuto, è vero - ammette -. Ma pensi anche che il questionario che noi sottoponiamo ai clienti è stato realizzato dal presidente del Codacons di Torino. Che, alla fine, non ce lo ha timbrato perché ci siamo rifiutati di accettare nel testo il diritto di recesso».
In effetti dal contratto di Eliana Monti l'iscritto non può recedere. E anche chi, ci spiega Pecorella, nonostante la firma sul finanziamento, non riesca poi a farvi fronte, pur non pagando la finanziaria (che avverte il cliente con una lettera che ha facoltà di recesso per 15 giorni) deve comunque pagare - in qualche modo - l'Eliana Monti. «Ma chi le dice che noi non rilasciamo regolare fattura è bugiardo. È vero: la finanziaria ha una convenzione con noi e non ha bisogno, ad esempio, di una busta paga: gli importi dei finanziamenti non sono alti».
«Purtroppo qui non funziona il passaparola - precisa Pecorella -. Chi trova l'anima gemella da noi e come chi si laurea con Cepu; non lo va certo a sbandierare ai 4 venti. Chi si lamenta e denuncia è perché, molto spesso, rincorre stereotipi. Ma l'uomo o la donna della vita, in realtà, sono le persone con cui si sta bene intimamente. E per capire se si hanno delle affinità bisogna frequentarsi un po'. Noi diciamo sempre ai nostri clienti di avere fiducia in noi: quando sosteniamo, ad esempio, con Paolo che Maria va bene per lui, è perché conosciamo bene Maria. Il nostro porci come amici non è una posa».


E chi vi accusa di pubblicare profili falsi sul sito? Di cercare di accoppiare un dinosauro con un pesce? «I profili sul sito sono tutti veri - conclude Pecorella -. Cambiamo solo i nomi e, se è troppo identificabile, la professione. Noi non siamo truffatori: altrimenti come si spiegherebbe il nostro successo?».

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