Strappare le collanine d'oro e rivenderle. Un reato che era quasi scomparso dal panorama della microcriminalità di strada perché comportava grossi rischi e bassissimi guadagni. E che, invece, soprattutto a Milano e nell'ultimo anno, è ripreso alla grande. Al punto che gli investigatori hanno intensificato i controlli nei negozi dei compra oro per verificare se sono stati acquistati oggetti rubati e per scoprire i ricettatori.
Naturalmente, nel mirino, come vittime d'elezione, le persone anziane, preferibilmente quelle che camminiano sole per strada o stanno rientrando a casa. Un attimo di disattenzione, una debolezza per loro è fatale: aggredite alle spalle da sconosciuti che non esitano a trascinarle a terra, e quindi a ferirle anche gravemente, pur d'impossessarsi dei loro monili.
Ieri, poco prima delle 13, l'ultimo caso, a Lambrate. Per una collanina d'oro e un orologio di scarso valore, infatti, due uomini, non hanno esitato a spintonare e picchiare una donna di 76 anni. È accaduto in via Milesi, non lontano dal cavalcavia Buccari. La poveretta stava rientrando in casa quando è stata avvicinata da due giovani uomini - dei quali, nella confusione e nello smarrimento del momento non ha saputo fornire una descrizione precisa - che l'hanno spintonata e percossa, rubandole la collanina e un orologio Citizen.
L'anziana è stata portata al Policlinico in codice verde. «Non sta male, è solo molto scossa.
La mattinata di paura per le anziane, però, non è finita lì. Appena mezz'ora dopo il fatto accaduto a Lambrate, in via Rosari (zona Pagano) due pensionate che abitano insieme sono state truffate. Si tratta di due donne molto anziane, una ha 97 anni e l'altra è una 90enne. Sentito il campanello e risposto al citofono, hanno fatto entrare in casa due sconosciuti. Che, riusciti a spacciarsi per tecnici del gas, hanno rubato in camera da letto monili d'oro per un valore di circa 5mila euro.
Insomma, si è trattato di un sabato piuttosto movimentato sul fronte della microcriminalità. Anche in mattinata, infatti, c'è stata una rapina. Stavolta la vittima è molto più giovane delle altre che lo hanno seguito, trattandosi di un 27enne. Il ragazzo aveva appena ritirato del denaro contante da una macchina cambiasoldi in un bar all'angolo tra via dei Guarnieri e via Ripamonti, quindi ha depositato il denaro nella cassaforte del furgone della ditta per cui lavora. È stato allora che uno sconosciuto, che quasi sicuramente aveva «studiato» alla perfezione tutti i movimenti della sua vittima, gli ha appoggiato un oggetto a punta alla schiena, intimandogli di aprire la cassaforte. Poteva trattarsi di una pistola o, comunque, di un'altra arma. Così il ragazzo, seppure a malincuore, gli ha consegnato il denaro che aveva appena raccolto. Il rapinatore si è allontanato poi con il bottino, circa 800 euro, in direzione di via Val di Sole.
Milano si conferma una città piuttosto pericolosa. Come del resto confermavano, a fine agosto, i dati del consuntivo dei reati 2011 diffuso dal ministero dell'Interno e pubblicato dal Sole 24 Ore.
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