Uomo tenta il suicidio perché schiavo del gioco

La Polizia di Milano è riuscita a rintracciarlo e a salvarlo. Era chiuso in auto con il tubo del gas aperto

Uomo tenta il suicidio perché schiavo del gioco

Un uomo, un muratore di 56 anni, ha cercato di farla finita a causa della sua dipendenza dal gioco, o più precisamente dalle slot machines. E’ stato salvato in ultimo dai poliziotti che con uno stratagemma sono riusciti a individuare dove si trovasse e a giungere in tempo per salvarlo da morte certa. L’uomo si è sentito perso, senza alcuna soluzione, dopo l’ennesima perdita alle slot. E come unica via di uscita ha pensato al suicidio. Forse per liberare se stesso e la sua famiglia dalla bancarotta.

E’ stato il fratello del 56enne a chiamare le Forze dell’ordine, chiedendo di intervenire immediatamente. Aveva probabilmente capito che voleva tentare il suicidio. I poliziotti si sono presentati all’abitazione del muratore, sita nella zona periferica Ovest del capoluogo milanese, per parlare con lui. Purtroppo però in casa non vi era nessuno. A quel punto hanno chiamato la moglie chiedendo il numero telefonico del cellulare del marito. Fortunatamente l’aspirante suicida ha risposto alla telefonata.

Gli agenti sono stati bravissimi a prendere tempo e fare in modo che l’uomo non riattaccasse. I poliziotti sono quindi riusciti a rintracciare il segnale del cellulare e a individuare il luogo esatto in cui si trovava, vicino a un capannone a Pero, comune in provincia di Milano. Una volante è corsa subito sul luogo indicato trovando il 56enne chiuso nella sua auto con il motore acceso e un tubo collegato al gas.

Pochi minuti dopo sarebbe probabilmente morto. Ai suoi salvatori ha spiegato che era dipendente dal gioco e che non riusciva a smettere. In quel modo avrebbe in poco tempo mandato sul lastrico la famiglia.

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