Un'esposizione di 125 fotografie, non un numero a caso. Corrisponde agli anni di esistenza del Touring Club Italiano, la libera associazione senza scopo di lucro nata nel 1894 a Milano per promuovere e prendersi cura dell'Italia e del suo patrimonio storico, artistico e culturale. E per insegnare agli italiani cosa volesse dire viaggiare, in un'epoca in cui erano soprattutto gli stranieri a compiere i «Grand Tour» nelle nostre regioni.
A cura di Luca Santese, fondatore di Cesura, il gruppo indipendente creatore di documentari sperimentali, la mostra «Immaginario», realizzata con il contributo di Fondazione Cariplo e ospitata fino al 31 gennaio a Palazzo Lombardia in via Galvani 27, riunisce una selezione di 125, stampe originali direttamente provenienti dall'Archivio Fotografico del Touring Club Italiano. Da sempre, quindi in epoca non sospetta, sostenitori del viaggio in bicicletta (o meglio in «velocipede»), i soci del Touring sono ritratti nel 1903 sulla loro due ruote a Foligno in gita alle Fonti del Clitumno, oppure testimoniano la raccolta dei fiori nella campagna cremonese (1953). Fino a immagini che mostrano le sale della Galleria degli Uffizi immortalate da un ardito visitatore che volle verificarne lo stato dopo l'alluvione del 1966, o altre che raccontano una buffa «Caduta sugli sci» del 1910, o un serioso «Immigrante in partenza per l'America» del 1920, come il «Lancio di un colombo viaggiatore» del 1946. Quella in mostra è infatti una selezione accurata delle circa 350mila immagini che compongono l'intero archivio, selezione che segue un preciso senso: «Ho lavorato su un tale patrimonio cercando dei punti di connessione tra tutte le immagini. Ho quindi guardato quali fossero gli archetipi del viaggio - dice il curatore -. Ciò ha significato selezionare le varie fotografie, e poi anche metterle in dialogo tra loro». Ecco che in mostra diverse e varie immagini sono sempre riunite in cornici-collage che le racchiudono per tematiche o per analogie, pur spaziando dal 1870 al 1970. E, ciò che emerge, è che queste fotografie sanno raccontare lo spirito del viaggiatore, che forse in passato era ancor più autentico perché non facilitato, come accade oggi, da mezzi semplici e automatici per intrappolare le emozioni: «Del resto questo archivio nasce nel 1894, con il primo numero della rivista del Touring, con Luigi Vittorio Bertarelli, uno dei fondatori del Tci - dice Luciana Senna, che con Ilaria Parma è responsabile dell'intero archivio del Tci -: aveva rivolto un appello ai lettori tramite la rivista, e li aveva invitati a mandare le proprie fotografie. Però - continua - essendo i primi anni in cui questa tecnica era praticata anche dai non esperti, non fu soddisfatto dei risultati dei soci. Così si rivolse direttamente a loro, invitandoli ad approfondire questo, allora, nuovo linguaggio. Pubblicò sulla rivista delle lezioni di fotografia, in modo da migliorare la capacità di guardare le situazioni ed immortalarle».
E così, fino agli anni '70, spesso le immagini che venivano pubblicate sulla rivista erano state scattate dagli stessi soci, rendendo estremamente diretto e partecipato il rapporto tra il Touring e gli iscritti. Dagli anni '70 in poi emerge con maggiore forza la figura del fotografo professionista, e quest'usanza si perde.
Ma le immagini dell'archivio rispecchiano i decenni in cui la partecipazione dei soci era estremamente diretta, riuscendo così a restituire l'«Immaginario collettivo» dei vari periodi in modo quantomai autentico (info: «Immaginario», fino al 31 gennaio. Spazio Espositivo Palazzo Lombardia, via Galvani 27. Domenica 12, 19 e 26 gennaio: visite guidate a partecipazione libera a cura di Luciana Senna e Ilaria Parma. www.topuringclub.it/immaginario).
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.