Il viaggio dell'anima tra dolori, ricordi e amori

Il messaggio di speranza nel nuovo libro autobiografico di Alessandra Peja

Il viaggio dell'anima tra dolori, ricordi e amori

Apparentemente è una biografia. In realtà è qualcosa di più profondo. Una storia dell'anima. «Non si può fermare la pioggia» (Zephyro edizioni, 10 euro) è il secondo libro scritto da Alessandra Peja, vivace pr milanese, autrice e conduttrice di programmi per Radio Meneghina e grande appassionata e studiosa di astrologia. Una donna con un intenso passato alle spalle. Tutto parte da un episodio di vita vissuta: la tragedia sfiorata a bordo di un volo da Addis Abeba, dirottato dal copilota, e fortunatamente atterrato in emergenza a Ginevra. Uno di quei momenti in cui, tra panico generale, lacrime e mascherine dell'ossigeno, davanti agli occhi passa la vita intera, come in un film. «Ed è vero - ammette la scrittrice - Accade veramente così. In un lampo riaffiorano ricordi, volti, episodi». Ecco, ogni capitolo del libro ripercorre quei ricordi, dall'infanzia all'adolescenza, in un viaggio interiore attraverso momenti di gioia e grossi dolori. Lutti pesanti, che sconvolgono l'esistenza. Ma, alla fine, su tutto prevale l'energia della vita, la sua forza. «Sono convinta che nella vita si possa toccare il fondo in varie forme - sostiene Alessandra Peja - Si possono perdere le persone care, si possono subire violenze, umiliazioni, malattie, solitudini. Ci si può sentire persi. Ma credo anche che ci si possa salvare. Basta avere una forte onestà intellettuale, credere nella vita e in se stessi. Se si ha un obbiettivo, tutto passa, anche i dolori che sembrano insormontabili». Un messaggio di speranza quello di Alessandra Peja che è stato colto da parecchie persone: il libro è già giunto alla seconda edizione ed ha venduto più di mille copie.

La biografia interiore si incrocia con fatti di cronaca, con il periodo di Tangentopoli e della Milano da bere «con tutto il suo dorato sfavillio e il rampantismo sociale». In ogni capitolo si percepisce il calore, il coraggio di un'esistenza non sempre felice. Ma, come spiega l'autrice: «Mi considero una bozza, tutto è trasformazione».

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