La vicesindaco (bersaniana) vuole "Emma for president"

Parte il comitato milanese per la Bonino al Quirinale. Fra le prime adesioni Lucia De Cesaris, che ha guidato il comitato per la candidatura a premier del segretario Pd

I democratici milanesi - soprattutto le democratiche - «tradiscono» il partito e si schierano per Emma Bonino presidente. La corsa per il Quirinale è ormai sotto i riflettori, e una bella fetta di esponenti locali del partito volta le spalle alle ambizioni dei big e sceglie la leader radicale. La notizia è freschissima. La responsabile del Forum diritti del Pd di Milano Rosaria Iardino ha lanciato un comitato di «donne eccellenti» milanesi a sostegno della candidatura al Colle dell'ex commissario europeo. E l'operazione ha raccolto adesioni importanti, anche nella giunta di Giuliano Pisapia.

«Sono fiera - dice Iardino - in questo momento di difficoltà per la politica del Paese, di coordinare chi sostiene la candidatura di Emma Bonino, figura trasversale di garanzia istituzionale». Le prime firmatarie del comitato promosso da Iardino sono Antonella Antonelli, direttrice Marie Claire Italia; Cinzia Calabrese, avvocatessa esperta di diritto delle famiglie e minori; Alessandra Olcese, imprenditrice della moda; Enrica Maria Ghia, avvocatessa; Lella Costa, attrice; Costanza Algranti, designer; Adelaide Corbetta, giornalista; Maurizia Iachino, presidente Oxfam Italia; Elena Carpani, avvocatessa; Barbara Zucchi, imprenditrice; Livia Firth, Ambasciatrice globale Oxfam. Ma non ci sono solo «vip» e società civile: in cima all'elenco figurano due donne importanti della politica milanese: Carmela Rozza e soprattutto Ada Lucia De Cesaris. La prima, Rozza, è stata capogruppo, forte di tanti voti e di una spiccata vocazione al decisionismo (anche a scapito della disciplina di partito). La seconda, De Cesaris, ha meno anzianità politica ma dopo essere stata scelta da Pisapia come assessore all'Urbanistica, ha guidato il comitato per Pier Luigi Bersani alle primarie e subito dopo è ascesa alla poltrona di vicesindaco, al posto di Maria Grazia Guida.

La carriera politica dell'ex commissario europeo è iniziata proprio a Milano, e spesso in città lei e il suo piccolo partito hanno ottenuto risultati discreti, come alle ultime elezioni europee, quando le preferenze della Bonino - i radicali lo ricordano volentieri - hanno superato quelle di tanti leader politici nazionali di forze ben più consistenti. I rapporti politici i fra i Radicali e le altre forze della sinistra, tuttavia, non sono idilliaci, basti pensare alla malcelata sufficienza con cui sono viste le iniziative del consigliere comunale Marco Cappato, già collega della Bonino all'Europarlamento. Il punto più basso di questa difficile alleanza si è verificato alle ultime regionali, quando il candidato del centrosinistra, Umberto Ambrosoli, ha sostanzialmente negato l'alleanza alla lista radicale, che ha dovuto poi rinunciare a presentarsi.

E il caso vuole che proprio Ambrosoli - insieme al presidente della Regione Roberto Maroni, e del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo - rappresenterà la Regione Lombardia nel Parlamento in seduta comune che eleggerà il presidente.

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