LisbonaSviluppata assieme con la Coupé, in vendita da pochi mesi, arriva adesso la Mini Roadster. Anchessa, come la più stretta consanguinea e la Countryman, è uninterpretazione scevra da qualsiasi ispirazione da modelli del passato, ma fedele a un linguaggio stilistico universalmente riconoscibile che, però, lascia spazio allintroduzione di concetti inediti. Infatti, la Roadster è lunica Mini dellattuale dinastia priva di un tradizionale portellone ed è la prima con una vera e propria coda. Non è, però, lunica novità del marchio anglo-tedesco per il 2012, poiché entro la fine dellanno arriverà la Paceman (una crossover che mira a fare la coupé) e, secondo attendibili rumors, anche una Van estrapolata dalla Countryman.
Ma torniamo alla Roadster. È offerta in quattro versioni bene accessoriate (la turbodiesel Sd di 2 litri con 143 cv e le benzina di Cooper, Cooper S e John Cooper Works con 122, 184 e 211 cv) a prezzi da categoria Premium: spaziano da 24.950 a 34.800 euro. La Roadster eredita dalla Coupé sia i tratti inferiori della carrozzeria, unitamente alla lunghezza e alla larghezza, sia lo spoiler ritraibile elettricamente mimetizzato nella coda che, come accennato, ha però uno sviluppo marcato e tale da generare un'impostazione di carrozzeria three-box. Risalta sia quando labitacolo è coperto sia quando non è protetto dalla capote. Questultima, è in tela e di serie a movimentazione manuale (operazione facile e poco faticosa), ma a richiesta per 790 euro si può ottenere quella elettrica che copre e scopre labitacolo in meno di 6 secondi. Quando è ripiegata è alloggiata dietro i rollbar, che supportano la rete frangivento da impiegare nella marcia open-air. La più apprezzata dai veri estimatori di questo genere di vetture poiché, anche quando i cristalli laterali sono sollevati, già dagli 80 orari i vortici invadono labitacolo. Quest'ultimo, arredato nel tipico stile Mini, riserva unadeguata quantità di spazio ai due passeggeri. Il bagagliaio si allinea a livello di ampiezza a quelli di vetture di pari dimensioni (3,73 metri), ma è integrato da un vano passante con labitacolo, che aumenta le combinazioni di carico.
La Cooper S sfodera prestazioni di tutto rispetto e il tradizionale go-kart feeling del marchio. È impresso sia dalla rigidità della scocca sia dal set-up dellassetto integrato da cerchi da 17 pollici, insieme alla prontezza e allomogeneità dazione dello sterzo, che avvantaggia la rapidità degli inserimenti in traiettoria e dei cambi di direzione nelle successioni di curve. Linterazione tra questi fattori assicura tanta agilità, limiti di tenuta molto elevati e un comportamento sempre istintivamente gestibile anche quando si allenta la vigilanza dei sistemi elettronici di gestione del dinamismo.
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