A Misano Rossi usa il fioretto e Stoner si prende la «pole»

Per Vale il regalo della Vezzali e la nomina a sindaco per un giorno: «Da amministratore direi: la pista non è bellissima»

A Misano Rossi usa il fioretto e Stoner si prende la «pole»

da Misano Adriatico

Sono venuti qui tutti per lui, per Valentino Rossi. Valentina Vezzali, oro olimpico alle ultime Olimpiadi, gli ha regalato un fioretto d'argento, faticando a nascondere l'emozione per aver incontrato, testuale, «l'uomo più veloce del mondo». La sua collega, Margherita Granbassi, bronzo a Pechino, è stata a bordo pista, un po' confusa: «Fatico a capire, vedo solo dei caschi sfreccianti», mentre Alberto Tomba, probabilmente il più grande sciatore di sempre, ha confrontato i suoi primati con quelli di Valentino: «Rossi ha conquistato 67 vittorie nella classe regina, io 51 nello sci. Oltre a Olimpiadi e Mondiali: purtroppo mi sono ritirato troppo presto». Anche Filippo Magnini, il nuotatore concittadino di Pesaro, non ha fatto mancare il suo supporto al fenomeno di Tavullia, mentre, come annunciato, sulla tribuna della «Brutapela», una delle curve del tracciato di Misano, si è svolto il consiglio comunale che ha eletto «Valentino Rossi sindaco per un giorno, per esprimere simbolicamente il riconoscimento della comunità per le sue straordinarie imprese». Tutto questo, però, non è bastato e come succede da sette Gp a questa parte, a conquistare la pole è stato Casey Stoner, nonostante il riacutizzarsi del dolore allo scafoide sinistro, fratturato nel 2003. «Ma non mi ha creato problemi», ha minimizzato il campione del mondo, devastante nella sua superiorità: oltre mezzo secondo nel giro secco a Valentino Rossi, addirittura di più sul passo-gara.
«Qui - sottolinea il neosindaco di Tavullia - non è come a Laguna Seca, dove solo io e Stoner eravamo competitivi, perché a Misano sono veloci pure i piloti Michelin. Per questo è stato importante finire davanti a Lorenzo (terzo, ndr) ed essere il più vicino possibile a Stoner. Ma non sono soddisfatto del mio passo-gara, ci sono troppi punti dove perdo terreno, sia perché non siamo a posto con la messa a punto della moto e sia perché io non guido proprio benissimo. Diciamo, usando delle parole politiche, che questa pista non è proprio bellissima...».
Dall'altra parte, invece, Stoner è convinto di non ripetere gli errori di Laguna Seca e Brno, quando, nonostante fosse stato nettamente più veloce in prova, finì poi per perdere la gara.
«Ho fatto tantissimi giri consecutivi con la stessa gomma anteriore, non dovrei avere i problemi patiti in Rep. Ceca. Tutto sta funzionando al meglio e la settima pole consecutiva conferma che ci sono tutte le potenzialità per fare bene», ostenta sicurezza Casey, che al momento sembra davvero imbattibile. Le incognite sono rappresentate dal caldo, davvero soffocante, e dalle ormai classiche invenzioni del sabato notte di Jeremy Burgess, il capo tecnico di Valentino, che spesso ha trovato la soluzione vincente all'ultimo momento. Questa volta, però, sembra più difficile.
«Non c'è stato un grande miglioramento tra venerdì e sabato - è l'analisi un po' preoccupato di Rossi - e per provare a dare fastidio a Stoner dobbiamo andare ben più forte. Sarà una gara dura e molto fisica, perché qui ci sono tante frenate violente e accelerazioni da fermo».
Questo non significa che Valentino parta già battuto, perché, come al solito venderà cara la pelle. Intanto, pensa a quando, probabilmente a novembre, diventerà sindaco di Tavullia.


«Per quel giorno, ho già in mente qualche idea interessante», chiude ridendo. Undicesimo Loris Capirossi, che oggi festeggerà il suo 277 GP iridato: un primato assoluto, a conferma di una passione per la moto ineguagliabile.

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