Per la mobilità servirebbero 12 miliardi entro sei mesi

NODO C’è già l’intesa tra il sindaco e il ministro dei Trasporti Matteoli per arrivare a sbloccare questi fondi Alemanno: «Coinvolgere i privati»

Sul traffico non c’è più tempo da perdere. La nuova mobilità, che prevede la progressiva pedonalizzazione del centro storico, muove i primi passi. Ma il sindaco Alemanno e il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli sono d’accordo sulla necessità di sbloccare i 12 miliardi che servono per realizzare le infrastrutture del piano della mobilità capitolina. «Servono 12 miliardi nei prossimi sei mesi per le infrastrutture che mancano per realizzare il piano della mobilità», ha affermato Alemanno nel corso della seconda giornata di dibattito sul piano della mobilità di Roma a cui ha partecipato anche Matteoli. Il sindaco entra nel merito: «Definiremo il piano finanziario con il ministro e con i privati per rendere la somma sostenibile. Ma serve ancora la fase della concertazione. È una bozza di piano che deve essere approvato entro la fine dell’anno». «Dobbiamo fare per Roma quello che abbiamo fatto a livello nazionale: un tavolo tra ministero delle Infrastrutture, del Tesoro, il Comune di Roma e i privati per recuperare i fondi che mancano per completare le infrastrutture programmate, circa 12 miliardi» ha aggiunto il ministro Matteoli, sottolineando di essere convinto che «si possa ottenere il risultato che vogliamo ottenere». Il ministro ha fatto un pronostico: «Se ci mettiamo a lavorare subito ci vorranno circa 4-5 mesi per recuperare questi fondi. Affermo questo alla luce dell’esperienza nazionale».
Dal canto loro i privati sono pronti a investire sulle infrastrutture. Lo ha assicurato il presidente dell’Acer (l’associazione dei costruttori romani) Eugenio Batelli: «Il complessivo disegno strategico previsto dal Piano necessita, ovviamente, di risorse aggiuntive, oltre a quelle pubbliche, per tradursi in opere concrete. Risorse che, nel caso delle infrastrutture per la mobilità sono particolarmente importanti, specie se pensiamo ai tratti interrati delle metropolitane, soprattutto in un territorio quale quello romano. Un contributo importante può derivare dall’attivazione dei programmi urbanistici già previsti dal Piano Regolatore Generale, i quali prevedono la realizzazione di importanti infrastrutture per la mobilità». E, a proposito della pedonalizzazione del centro storico, il presidente della Confcommercio Roma Cesare Pambianchi si è detto favorevole, ma «prima - ha affermato - servono delle infrastrutture».

Pambianchi ha sottolineato che se le auto devono restare fuori da zone fortemente commerciali come il cuore della città «prima devono essere realizzati parcheggi a rotazione, incrementato l’uso delle autovetture elettriche e migliorato il sistema del trasporto pubblico».

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