Il Modena suona con Tamburini: è crisi per il Toro

Al Frosinone potrebbe piacere molto questo spezzatino della nona giornata: la squadra di Francesco Moriero resterà da sola al comando qualunque sarà l'esito dell'odierno posticipo serale contro il Crotone. E in caso di vittoria allungherebbe a quattro punti il vantaggio sul Cesena, immediato inseguitore, dando al primato un lieve sapore di fuga. Il Cesena ha fallito il sorpasso, il Torino sperava nell'aggancio ma è stato addirittura sconfitto in casa. Senza gol l'anticipo dell'aperitivo a Vicenza (pubblico scarso, ma Tv accontentata), Antonioli resta il portiere meno battuto del campionato con solo quattro gol al passivo, anche per l'ottima prestazione di tutta la retroguardia romagnola che ha imbrigliato Sgrigna. Il gioco prettamente offensivo predicato dall'allenatore Maran ha sofferto l'assenza di Bjelanovic (sostituito dal longevo Margiotta). Lo stadio Menti resta tabù per il Vicenza, che in casa non ha ancora vinto (cinque pareggi in altrettante partite). Un punto opportuno per l'Ascoli che proveniva dalla pesante e inopinata sconfitta interna contro il Sassuolo.
A Torino andava in scena la sfida-gol fra la coppia granata Rolando Bianchi-David Di Michele e il bomber modenese, ed ex di turno, Salvatore Bruno. L'ha vinta un difensore, Yuri Tamburini, 14 gol in carriera. Il capitano del Modena ha gelato gli oltre 20 mila spettatori a tre minuti dal termine, già delusi dalla prova negativa proprio di Rolando Bianchi (chiamato affettuosamente Rolandinho) e di David Di Michele e dalla mancata finalizzazione di 11 calci d'angolo. Non erano mancate le opportunità per segnare, specialmente a Di Michele che nel primo tempo per l'errata uscita del portiere Narciso aveva mancato di testa il facile gol a porta vuota.
L'allenatore Colantuono si sente un po' tradito dai giocatori, la seconda sconfitta interna dopo quella con il Padova, ripropone decisi interventi soprattutto per registrare la difesa, che pure ha l'apporto di giocatori esperti (Loria, Pratali, Rivalta) e il portiere Sereni esente da colpe.
L'Albinoleffe veniva dal successo di Trieste con il cambio di rotta imposto da Emiliano Mondonico, l'Ascoli aveva sul groppone la cinquina interna rimediata dal Sassuolo.

Pareva che i bergamaschi potessero fare il bis, con il gol di Cellini (rinfrancato dal nuovo allenatore) ma il giovane Antenucci ha confermato di avere notevole senso del gol siglando il pareggio. L'espulsione di Perico all'inizio del secondo tempo ha consigliato Mondonico di rafforzare la barriera di centrocampo togliendo proprio Cellini: Ruopolo isolato non ha potuto dare peso al contropiede.

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