Milano - Cir ha ricevuto da Fininvest il pagamento dell'importo di 564,2 milioni di euro, liquidato dalla Corte d'Appello di Milano con sentenza depositata in data 9 luglio 2011, quale risarcimento del danno causato a Cir dalla vicenda del Lodo Mondadori. Lo ha reso noto la stessa Cir in una nota nella quale la società precisa anche che l'importo è comprensivo di spese legali e interessi dal 3 ottobre 2009.
"Fiducia sul ricorso in Cassazione" Cir e i propri legali, Vincenzo Roppo ed Elisabetta Rubini, "preso atto - si legge nella nota - dell'intenzione di Fininvest di presentare ricorso in Cassazione, sono pienamente fiduciosi che le buone ragioni della società, già riconosciute da una sentenza penale passata in giudicato e da due gradi di giudizio civile, troveranno in tale sede ulteriore e definitivo riconoscimento".
Le reazioni in Borsa Poche ripercussioni in Piazza Affari: il titolo Cir, sul quale comunque si è registrata una discreta corrente di acquisti in concomitanza con l’annuncio dell’avvenuto pagamento, ondeggia attorno alla parità (+0,12% a 1,659 euro) mentre Mediaset, debole fin dal mattino, cede il 2,88% a quota 3,036 . Senza grandi spunti anche gli scambi: al momento sono passate di mano circa un milione di azioni Cir contro una media quotidiana dell’ultimo mese di Borsa di 1,6 milioni di pezzi e circa 4 milioni di azioni Mediaset contro 8,3 milioni di media per seduta.
Marina Berlusconi: faremo fronte a questo attacco La sentenza relativa al cosiddetto Lodo Mondadori, dopo la quale Fininvest ha pagato proprio oggi oltre 560 milioni di euro alla Cir, rappresenta un "esproprio" con cui vengono attaccate "le aziende per attaccare mio padre". Lo ha ribadito in un’intervista al settimanale Oggi, la presidente di Fininvest, Marina Berlusconi. "Di fronte a un esproprio come questo non si tratta più di pensare se ci siano o meno pericoli concreti per le aziende del gruppo. Perché non stiamo più parlando di pericoli o rischi, purtroppo. Stiamo parlando di fatti, di danni sicuri e di certezze: si attaccano le aziende per attaccare mio padre", ha spiegato, rimarcando come le sembri "vergognoso fingere di non vedere questo". Per la figlia del manager, la sentenza ha una gravità "incredibile" e condanna la Fininvest a finanziare "proprio l’editore del gruppo che si è dato la missione quotidiana di cancellare mio padre dalla scena politica di questo Paese".
Nonostante questo, ha aggiunto la primogenita del Cavaliere, che ha ribadito la propria fiducia nella magistratura e la convinzione che alla fine "ci verrà resa giustizia", «le nostre aziende sono ben gestite e possono contare su una situazione economica e finanziaria solida. Faremo fronte anche a questo ultimo attacco, sia pure a caro, carissimo prezzo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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