Austria, boom di vaccinazioni per evitare il lockdown

In Austria il lockdown per i non vaccinati ha provocato gli effetti desiderati. Nel day one all'esterno dell'Austria Center di Vienna si è formata una lunga coda di persone in attesa della prima dose

Austria, boom di vaccinazioni per evitare il lockdown

Boom di richieste e lunghe code fuori dagli hub vaccinali. In Austria il lockdown per i non vaccinati ha provocato gli effetti desiderati. Le restrizioni imposte dal governo guidato dal cancelliere Alexander Schallenberg hanno portato, negli ultimi giorni, ad un incremento delle vaccinazioni. Nel day one all'esterno dell'Austria Center di Vienna si è formata una lunga coda di persone in attesa della prima dose.

L'effetto del "2G"

Con l'entrata in vigore dei nuovi provvedimenti restrittivi, destinati soltanto a chi non ha ricevuto il siero, le somministrazioni si sono quintuplicate. Facile intuire il motivo: la maggior parte delle persone ha intenzione di evitare le misure anti contagio decise da Vienna. La regola 2G, cioè geimpften e genesen, rispettivamente vaccinati e guariti, è valida per le persone over 12 e parla chiaro. Sono mmessi in diversi settori della vita quotidiana solo vaccinati (geimpft) o guariti nei sei mesi (genesen). Per tutti gli altri vige il divieto d'ingresso.

La lista comprende ristoranti, parruccherie, hotel, impianti sportivi e centri culturali. Sul lavoro, almeno per il momento, si potrà ancora accedere mostrando la negatività del tampone antigenico o molecolare. Il quotidiano Tiroler Tageszeitung ha scritto che l'effetto delle misure ha generato una fiammata di richieste di vaccini, con enormi code durante lo scorso fine settimana. Nel Tirolo, ad esempio, venerdì e domenica sono state effettuate 6mila vaccinazioni, di cui 3.200 prime dosi.

I no vax non potranno entrare e consumare nei ristoranti, nei bar, nelle tipiche Konditorei (pasticcerie), soggiornare in tutte le tipologie delle strutture ricettive, entrare nella bolla delle movide e in luoghi dove vengono erogati servizi per la cura della persona (parrucchiere, estetiste, barbieri e centri massaggi). Stessa regola vale anche per eventi culturali e sportivi con 25 o più persone, nonchè sugli impianti di risalita.

Le nuove misure

Nelle intenzioni del governo federale queste regole sono necessarie sia per contenere il numero di infezioni sia per garantire la stagione turistica invernale. Anche perché gli ultimi numeri della pandemia sono risultati piuttosto preoccupanti. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 8.178 nuovi casi. Sono 2.002 i pazienti Covid ricoverati in ospedale e 377 in terapia intensiva.

Ricapitolando, tutto ruota attorno alla regola del 2G. Questo significa, ad esempio, che al ristorante sono ammessi solo coloro che sono stati vaccinati o hanno superato la malattia ma non oltre i sei mesi. La disposizione si applica in tutta la gastronomia anche in orario serale, nelle discoteche, nonchè per le visite negli ospedali e case di riposo, negli stadi e ai concerti.

Obbligatoria, inoltre, la mascherina Ffp2 nei negozi, nelle biblioteche, nei musei e sui trasporti pubblici. Da sottolineare che sui mezzi pubblici possono accedere anche persone non vaccinate. Il green pass in Austria sarà valido solo per nove mesi e non più per dodici.

Le persone vaccinate con una dose del vaccino Johnson, per rientrare nella regola delle 2G dovranno ricevere la seconda entro il 3 gennaio 2022. Infine, i non vaccinati che nei prossimi giorni si sottoporranno a vaccinazione potranno entrare fino al 6 dicembre in tutte le aree 2G ma solo se presenteranno l'esito di un tampone molecolare.

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