Barcellona, striscione contro il re nel giorno del ricordo della strage jihadista: "Non sei il benvenuto"

Gli indipendentisti catalani hanno esposto uno striscione contro il re Filippo VI, in città per la cerimonia di commemorazione della strage jihadista di un anno fa, in cui persero la vita 16 persone

Barcellona, striscione contro il re nel giorno del ricordo della strage jihadista: "Non sei il benvenuto"

Dura contestazione degli indipendentisti catalani contro il re Filippo VI. In una Barcellona blindata per la commemorazione del primo anniversario dell’attacco sulle Ramblas, ha fatto molto "rumore" uno striscione contro il sovrano, atteso in città per la cerimonia: "Il re di Spagna non è il benvenuto nei paesi catalani", c'è scritto in inglese sul cartellone posto accanto a un ritratto del re a testa in giù in piazza della Catalogna.

Il re è a fianco dei membri del governo, tra cui il premier Pedro Sanchez, alla cerimonia di omaggio alle vittime in fondo a Las Ramblas, il viale emblematico di Barcellona, dove un anno fa un jihadista uccise 14 persone investendole con un furgone.

Sul Twitter l’Anc, una delle principali associazioni separatiste catalane, ha espresso "tutto il suo sostegno agli attivisti che hanno srotolato lo striscione e hanno passato tutta la notte a difendere la libertà di espressione". Nel frattempo la polizia catalana, i Mosso d’Esquadra, ha dichiarato che la competenza per la rimozione dello striscione è del Comune di Barcellona perché non rappresenta pericolo per le persone o i beni.

I parenti delle vittime degli attentati a Barcellona e Cambrils, avevano chiesto una "tregua" nel conflitto politico sulla Catalogna in questo giorno di tributo alle vittime.

Il messaggio di Mattarella

"Nel triste anniversario del brutale attentato di Barcellona - scrive il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio al re di Spagna - che un anno fa ha colpito la Spagna desidero rinnovare a Vostra Maestà il più sentito cordoglio della Repubblica italiana e l'espressione della mia vicinanza. Con quell'atto di barbarie vili terroristi ancora una volta hanno colpito persone inermi, provocando numerose vittime, anche fra cittadini italiani. E' a coloro che hanno perso la vita -oltre che a quanti sono rimasti feriti- che rivolgiamo oggi il nostro pensiero, con sentimenti di sincera partecipazione al dolore delle loro famiglie".

"Il ricordo di fatti così drammatici - conclude Mattarella - rafforza in tutti noi la ripulsa verso ogni forma di estremismo fondamentalista e la fermezza nel tutelare la sicurezza delle nostre comunità nella sempre più convinta adesione ai principi di libertà, tolleranza e non violenza che ispirano la convivenza delle società democratiche".

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