"Sono morti tutti". Capuozzo racconta il blitz della nave russa

Il giornalista parla dell’episodio dei tredici uomini della guarnigione uccisi ieri sull'isola dei Serpenti. "La sfida di Putin rischia di diventare poco realistica"

"Sono morti tutti". Capuozzo racconta il blitz della nave russa

“Una nave russa si è avvicinata e ha intimato la resa alla guarnigione – tredici uomini – di stanza sull’isola. Sono morti tutti”. Il giornalista Toni Capuozzo racconta sui social network un episodio della guerra in Ucraina passato quasi inosservato. Lo fa pubblicando un breve post sul suo profilo Facebook. Ieri è successo questo sull’isola dei Serpenti, che fa parte di un arcipelago nel Mar Nero. La lingua di terra si trova a 45 chilometri dalle coste della Romania e dell'Ucraina e appartiene al distretto ucraino di Odessa, ma adesso è sotto il controllo della Russia. prima di morire i tredici uomini non si sono arresi e hanno mandato a quel paese i soldati russi.

La spianata continentale dell'isola è particolarmente ricca di petrolio e gas naturale, giacimenti scoperti negli anni Ottanta. Ciò ha generato un contenzioso e la demarcazione della zona economica esclusiva (marittima) e della piattaforma continentale tra Ucraina e Romania intorno all'isola è stata determinata dalla decisione della Corte internazionale di giustizia dell'Aia il 3 febbraio 2009. La popolazione residente nell'isola è costituita dagli addetti al faro, dalle guardie di frontiera e da alcuni scienziati, circa 80 abitanti.

Come riportato da Il Giornale.it, nelle scorse ore la Russia ha conquistato l'isola dei Serpenti. Per l’intera giornata di ieri i russi hanno circondato e bombardato lo spicchio di terra, facendo anche delle vittime come ha rivelato Capuozzo. “Questo – scrive il giornalista – dice qualcosa sulla voglia di resistenza di un popolo che non se l’aspettava – non avevano fatto il pieno delle automobili né scorte alimentari – ma anche su una sfida affrontata senza realismo. Il premier Zelenski lo rivela, quando accusa il pauroso Occidente di averli lasciati soli: era una solitudine annunciata, ma gli ucraini non si aspettavano neanche quella”.

Secondo Capuozzo l’esito della guerra è legato al tempo. Il vincitore sarà deciso dalla durata del conflitto che, qualora si prolungherà, potrebbe rivelarsi un boomerang per il presidente russo.

“Se Putin non riesce, come un serpente boa, a soffocare la capitale e il governo – ha evidenziato il cronista – se l’esercito ucraino riesce a schivare le battaglie campali e trasformarle in guerriglia, è la sfida di Putin a diventare poco realistica. Si dovrà accontentare di una vittoria costata cara sul piano dell’immagine”.

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