La Cina sfida gli Stati Uniti: "Non abbiamo paura dei guai"

Pechino ribadisce le rivendicazioni nel Mar Cinese Meridionale: "Pronti a creare il caos nella regione"

La Cina sfida gli Stati Uniti: "Non abbiamo paura dei guai"

“Noi non creiamo problemi, ma non abbiamo paura dei guai”. E’ stata ribadita nuovamente, se mai ce ne fosse bisogno, la posizione della Cina in merito alle rivendicazioni nel Mar Cinese Meridionale.

Nel Mar Cinese Meridionale – ha sottolineato poche ore fa il Segretario alla Difesa americano Ash Carter - la Cina ha preso alcune azioni espansive e senza precedenti, che hanno generato preoccupazioni circa le intenzioni strategiche di Pechino.

“Il risultato è che i paesi della regione hanno adottato contromisure ai massimi livelli. Di conseguenza, le provocazioni nel Mar Cinese Meridionale non faranno altro che isolare la Cina”.

Frasi respinte da Pechino nelle parole dell’ammiraglio Sun Jianguo:

“Non abbiamo paura dei guai. La Cina non sopporterà alcun tipo di conseguenze, né permetterà qualsiasi violazione della sua sovranità. Non rimarremo indifferenti ad alcuni paesi, creando il caos nel Mar Cinese Meridionale. Il nostro è sempre stato un atteggiamento amichevole nei confronti dei paesi confinanti. Noi non creiamo problemi, ma non abbiamo paura dei guai".

Il Pentagono teme che i cinesi possano istituire una Air Defense Identification Zone (ADIZ) nel Mar Cinese Meridionale. Pechino ha istituito una ADIZ, unilateralmente, nel Mar Cinese orientale nel 2013.

Sarebbe un atto – ha commentato al riguardo il Segretario di Stato John Kerry dalla Mongolia – provocatorio e destabilizzante.

Poco meno di dieci giorni fa, in risposta alla dell’embargo con il Vietnam, Pechino ha schierato nell’isola di Woody, nel Mar Cinese Meridionale, droni a bassa osservabilità. I cinesi si erano detti profondamente contrari alla fine dell’embargo sulle armi con il Vietnam, paventando un aumento delle tensioni nella regione. La piattaforma identificata è un Harbin BZK-005, drone da ricognizione a lungo raggio con un’autonomia stimata di 40 ore. Il drone rilevato non sembrerebbe essere armato. La serie BZK-005, secondo le poche informazioni trapelate sul sistema, non dovrebbe possedere capacità offensive. Attualmente, l’isola di Woody ospita caccia Shenyang J-11 e cacciabombardieri Xian JH-7. Sono tre, infine, le batterie missilistiche HQ-9 (simile nel design al sistema missilistico S-300 russo) con una gittata di 200 chilometri.

Gli Stati Uniti si oppongono alla militarizzazione del Mar Cinese Meridionale. Costellato da piccole isole, scogli e secche, il Mar Cinese Meridionale è al centro di una disputa territoriale che contrappone tra loro Brunei, Malesia, Filippine, Taiwan, Vietnam, Corea del Sud, Giappone e Cina. Tensioni che si sono acuite negli ultimi anni, perché la Cina ha recuperato circa tremila acri di terra in una massiccia operazione di dragaggio, costruendo aerodromi, porti e fari. L’isola di Woody è la più grande della catena Paracel.

Ospita un aeroporto fin dagli anni ’90 e si trova a 250 miglia a sud est di un'importante base sottomarina cinese sull'isola di Hainan. La Cina rivendica Woody Island fin dal 1950, ma è contestata anche da Taiwan e Vietnam.

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